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I luoghi del Bardo celebrano i 450 anni dalla nascita 

“Tutto che vive deve morire, passando dalla natura all’eternità”, come dice la regina madre dell’Amleto, il Bardo inventore del teatro moderno, è passato all’eternità e continua a essere recitato, studiato, letto e interpretato. Il 23 aprile è caduto l’anniversario dei 450 anni della nascita di William Shakespeare e tra London bridge e il nuovo grattacielo di Piano, alla Sam Wanamaker house, che sorge accanto all’antico Globe, il teatro shakespeariano nel centro del Southwork, è andato in scena l’Amleto.

Oltre i temi assoluti dei suoi 37 testi teatrali, 154 sonetti e miriade di poemi, l’eternità di Shakespeare sta nella ricchezza che continua a portare ai luoghi dove in milioni convergono per raccogliere un ricordo della sterminata opera e della misteriosa esistenza del poeta.  A Stratford on Avon, dove ogni pietra porta il suo nome, convergono ogni anno 2 milioni di visitatori per visitare la Royal Shakespeare company e la statua, il Royal Shakeapseare Theatre e la Grammar School, la casa natale in Grammar street, casa del padre che produceva guanti, fu sindaco e testava la birra per la città.  Luigi Sampietro, anglista della Statale di Milano, ha spiegato su Wired.it che il Bardo si è trasformato in un brand: “È come la Ferrari, il Chianti. Pervenderlo e ricavarne profitto, gli inglesi lo rivitalizzano di continuo. Shakespeare è da secoli una specie di nuova industria del carbone: non a caso ancora oggi nel suo nome si fattura quanto un’azienda di medie dimensioni. Nella sola Londra ci sono di continuo spettacoli tratti dalle sue 38 opere, ma anche dal punto di vista accademico l’interesse è continuamente rigenerato, grazie a una squadra di storici che ogni anno tira fuori una nuova teoria e pubblica nuovi libri”.

A Stratford on Avon, a Londra e in tutta la Gran Bretagna, i festeggiamenti dureranno fino al 2016, anno in cui si celebreranno i 4 secoli dalla morte. La geografia dell’inventore del teatro moderno è un mistero che ha attraversato questi quattro secoli: alcuni studiosi sostengono che il poeta non abbia mai abbondonato la terra brittanica e infatti non ci sono testimonianze delle sue visite nella Grecia del Sogno di una Notte di Mezza Estate, nella Danimarca di Amleto, né nella Verona di Giulietta e Romeo. Quello che è certo è che da quattro secoli, un’opera di marketing skakespeariano porta ricchezza ai luoghi delle sue tragedie e dei suoi capolavori. Così i 450 anni sono l’occasione per numerosi appuntamenti culturali che rievocano la sua poetica, eternamente attuale. Il clou è quest’estate: in Italia, nella Verona di Giulietta a luglio è in programma il Festival Shakespeariano presso il teatro Romano, mentre a Roma Villa Borghese vanno in scena gli spettacoli del Globe Theatre; nella Danimarca amletiana, ad agosto il tradizionale appuntamento con Hamletscenen, uno dei festival shakespeariani più celebri, al castello di Helsingør mentre in Francia a luglio il festival d’Avignon dedicherà letture, mostre, incontri all’eterno Bardo.  

 

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