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turisti tedeschi alle baleari

"Caro Severgnini, è vero che il turismo al Sud è in sofferenza, ma lascia stare le Baleari invase dai tedeschi" la risposta dopo l'accusa del giornalista sul New York Times

 

Ha suscitato scalpore su entrambi i lati dell'Oceano Atlantico l'articolo di Beppe Severgnini "Why No One Goes to Naples" pubblicato nei giorni scorsi dal New York Times. Una serie di constatazioni e considerazioni (condivise in parte anche dall'economista Antonio Preiti) sulle scarse performance dell'industria turistica del Mezzogiorno e sulle sue motivazioni: mancanza di infrastrutture e di collegamenti affidabili, mancanza di informazioni chiare per gli stranieri, mancanza di comunicazione online efficace.
"German airports sent 223 flights to Spain's Balearic Islands in one week last summer, and only 17 to southern Italy" ha scritto Severgnini, citando l'ingente numero di voli che collegano la Germania alle Baleari, più di dieci volte i voli quelli per il nostro Meridione. Ed è proprio su questo paragone, che si potrebbe definire "azzardato", che si articola la risposta di una lettrice di Severgnini e della sua rubrica "Italians" sul Corriere della Sera.
"Caro Beppe, vorrei dirti che l'esempio del turismo alle Baleari dalla Germania non mi sembra calzante" scrive infatti Rossella Pittorru. "Chi vivesse nella Repubblica Federale senza adeguate nozioni di geopolitica, infatti, penserebbe che Mallorca sia uno dei Länder" ovvero una vera e propria regione della Germania. "I tedeschi hanno creato da decenni proprie infrastrutture: hotel e resort, locali, agenzie turistiche e immobiliari, una radio e persino uno pseudo-partito; una rete di medici e avvocati. Vi si fanno le trasferte estive dei programmi TV, con tanto di VIP e 'tormentoni' distinti, e la spiaggia della famosissima discoteca Ballermann ne ha ormai preso il nome, diventando più familiare di qualsiasi località del Nord o Ostsee, e sinonimo di vacanze di massa. In altre parole, i tedeschi a Mallorca si sentono a casa propria".
Una sorta di colonizzazione tedesca nel Mediterraneo, e soprattutto "un approccio lontano anni luce da quello che hanno col nostro Sud". I turisti tedeschi non si sentono "sicuri" come nelle "loro" Baleari, afferma la lettrice, ma il punto fondamentale è che "non mi sembra neanche desiderabile, né caratterialmente applicabile dalle nostre parti, un turismo che somiglia più a una colonizzazione in chiave moderna".
E poi, forse, c'è una luce in fondo al tunnel della "questione meridionale" turistica: "negli ultimi anni sta crescendo celermente l'interesse e il passaparola locale per il nostro meridione, e i voli diretti sono aumentati e stipati. Vorrei inoltre segnalare la top list del National Geographic, che mette la splendida Puglia tra i "best trips" per il 2014. Per quanto riguarda invece il deficitario uso di internet, la mia impressione è che tale disastroso neo non riguardi solo il Mezzogiorno, ma buona parte del Paese". Insomma, la strada da fare per migliorare l'appeal turistico del Sud è lunga, ma non deve portare alle Baleari.

 

Caro Beppe, vorrei dirti che l'esempio del turismo alle Baleari dalla Germania non mi sembra calzante. Chi vivesse nella Repubblica Federale senza adeguate nozioni di geopolitica, infatti, penserebbe che Mallorca sia uno dei Länder.

 

(Continua a leggere sul Corriere della Sera)

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Fonte foto: hirondelleholidays

 

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