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Banche dati, comunicazione, volontariato e Leonardo da Vinci: la Regione e il ministero si uniscono per far conoscere le bellezze museali toscane ai turisti globali

Far conoscere le bellezze artistiche della Toscana e attirare turisti da tutto il mondo: con questo duplice obiettivo è stata sancita l’intesa tra la Regione e il Ministero di Cultura e Turismo. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e il titolare del MiBACT, Dario Franceschini, hanno firmato la scorsa settimana l’Accordo di valorizzazione e promozione dei beni culturali in Toscana e per la costituzione del Sistema museale regionale.
In base all’accordo, spiegano dalla Regione, ciascuno dei soggetti firmatari si impegna a co-gestire interventi di propria competenza mantenendo la “fiducia che unisce le due istituzioni”. “Scegliamo di rafforzare la strada della condivisione e della sinergia, nell’esclusivo interesse della cultura e della migliore gestione del nostro straordinario patrimonio materiale e immateriale. L’importanza di questa firma è racchiusa nei numeri: in Toscana hanno sede circa 700 dei 4.300 musei esistenti in Italia. Vogliamo armonizzare il complesso dei musei toscani, migliorandone la qualità in termini di catalogazione, accessibilità, innovazione, con un comune impegno per la promozione del mecenatismo culturale” ha affermato il governatore Rossi.
L’accordo durerà fino al maggio 2019, ed è rinnovabile per altri tre: entro la fine del 2016 Regione e Ministero approveranno un Piano strategico di sviluppo culturale il cui obiettivo prioritario è la valorizzazione del patrimonio culturale quale motore di sviluppo economico e sociale. Nello specifico, si legge sul sito del ministero, l’accordo prevede la definizione di un piano strategico di sviluppo culturale che individua le sue maggiori priorità in cinque punti:
- il coordinamento delle politiche di catalogazione del patrimonio museale, inclusi i beni culturali non esposti al pubblico, e di accesso alle banche-dati;
- la promozione dei musei, dei loro servizi e dei patrimoni da essi posseduti, per mezzo di campagne di comunicazione, esposizioni ed altre iniziative, su tematiche comuni;
- la promozione e il sostegno alle pratiche di volontariato nell'ambito della valorizzazione dei beni culturali in coerenza con i principi della Magna Charta del Volontariato per i Beni Culturali;
- la programmazione delle attività connesse alla attivazione di un sistema museale regionale toscano integrato e il rafforzamento di comuni politiche di valorizzazione anche mediante l'integrazione di attività dei musei pubblici e privati operanti nel territorio della Regione;
- con riferimento all’anno 2019, le parti hanno individuato nelle celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci (1519-2019) una ricorrenza significativa.
Complessivamente, 93 i milioni di euro previsti per questo accordo: dal versante regionale circa 30 milioni di euro dei fondi Por-Fesr da impiegare nel settennato che scade nel 2020, e da quello statale i 18 milioni di euro stanziati per il completamento del progetto dei “Grandi Uffizi” e i 5 per il completamento del Museo delle navi di Pisa. A questi potrebbe aggiungersi un ulteriore stanziamento di 40 milioni di euro recentemente annunciato dal presidente del Consiglio sempre per i Grandi Uffizi.
I fondi Fesr saranno destinati ai Grandi attrattori culturali museali in 5 ambiti tematici: l’archeologia etrusca e romana a partire dal parco archeologico del Sodo a Cortona; il medioevo in Toscana e la via Francigena con capofila il complesso di Santa Maria della scala a Siena; il Rinascimento con le Ville Medicee; il patrimonio storico-scientifico con il museo di storia naturale; l’arte contemporanea con al centro il Museo Pecci di Prato.

Carolina Mailander
 


 

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