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Dopo la visita agli scavi con il collega Trigilia, il ministro Massimo Bray è ottimista e annuncia il rispetto degli impegni con Europa e Unesco e l’apertura di 10 nuove Domus grazie a nuovo personale

 

“Unire turismo e cultura è una grandissima opportunità per valorizzare i nostri beni artistici e paesaggistici, ma anche per creare opportunità di lavoro” a dirlo è Massimo Bray, ministro della Cultura (e del Turismo), da uno dei luoghi simbolo dell’unione tra i due settori in Italia: il sito archeologico di Pompei. C’era già stato, in “incognito” a pochi giorni dalla sua nomina governativa, e ci è tornato oggi in vesti ufficiali, insieme al collega Carlo Trigilia, ministro per la Coesione Territoriale.

Il sopralluogo dei due ministri è avvenuto per verificare lo stato d’avanzamento del “Grande Progetto Pompei” finanziato con 105 milioni di fondi europei, e al termine della visita Bray ha rilasciato dichiarazioni fortemente improntate all’ottimismo, annunciando il rispetto degli impegni presi e l’ampliamento della zona visitabile grazie all’assunzione di nuovo personale.

“Dobbiamo tutti dimostrare che il progetto Pompei è un progetto con cui vinceremo questa sfida rispetto agli impegni che abbiamo preso con l’Europa” ha dichiarato il ministro Bray. Nelle scorse settimane, un monito affinché l’Italia si occupasse del recupero di Pompei era arrivato anche dall’Unesco, che ha dato tempo al nostro governo fino al 31 dicembre 2013 “per adottare misure idonee per Pompei”, mettendo così a rischio il titolo di “patrimonio dell’Umanità” di Pompei. E Giovanni Puglisi, presidente della Commissione nazionale italiana Unesco, ha dichiarato con fiducia: “La presenza oggi qui dei due ministri Bray e Trigilia e della Commissione parlamentare mi ha dato la certezza che il livello di attenzione e di monitoraggio e al massimo. L’Unesco questo aveva bisogno di sapere e questo oggi registra”.

Bray dunque è ottimista, e oltre al rispetto degli impegni internazionali annuncia l’apertura di nuovi spazi per i visitatori: “Nelle prossime settimane a #Pompei apriremo dieci Domus fino ad oggi chiuse, grazie a nuovo personale” ha annunciato su Twitter il ministro della Cultura, mentre il collega Trigilia ha spiegato: “Entro l’anno pensiamo di riuscire a impegnare almeno 50 milioni di euro su 100 e penso che riusciremo a utilizzare tutti i fondi prima della scadenza; il governo è molto impegnato su Pompei e cercheremo di fare di tutto perché si dimostri che questo patrimonio possa essere usato nell’interesse del Paese”. Unendo turismo e cultura, appunto.

 

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