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Il borgo fondato da esuli valdesi sulla costa tirrenica calabrese premiato come Città Europea della Riforma: un patrimonio culturale e storico che dà visibilità turistica

L’identità dei territori è il carattere distintivo che crea usi, costumi e tradizioni, fondamenta della cultura di ogni popolo. Tutelare e valorizzare le minoranze presenti in una determinata area geografica significa preservare un immenso patrimonio culturale che appartiene a tutti.

In Calabria sono presenti ben tre minoranze: quella arberesh, quella grecanica e quella occitana che rendono il territorio calabrese variegato e molto ricco dal punto di vista storico e culturale. Guardia Piemontese è un’isola linguistica occitana: l'occitano è una lingua provenzale alpina, che è arrivata in Calabria con i Valdesi che, perseguitati in Piemonte, si rifugiarono nel XII secolo a mille chilometri di distanza e fondarono Guardia, pur senza riuscire a scampare alle persecuzioni contro questa comunità protestante decise da papa Pio V nel Cinquecento.

In questi giorni Guardia Piemontese ha ottenuto il riconoscimento di “Città europea della Riforma” da parte della Tavola Valdese. Questo riconoscimento ha permesso alla cittadina tirrenica di ottenere visibilità a livello nazionale, essendo l’unica città insieme a Venezia ad averlo ottenuto. Guardia Piemontese si trova sulla costa tirrenica cosentina e oltre alla risorsa mare possiede anche le terme, un valore aggiunto che la rendono attrattiva dal punto di vista turistico. Il premio ha consentito una riflessione sull’importanza della tutela delle minoranze e sulla valorizzazione del patrimonio culturale di tutta la Calabria.

L’identità territoriale va difesa e trasmessa alle generazioni future in modo da non perdere l’autenticità di determinate risorse. La Regione Calabria a tal proposito ha istituito tramite una legge regionale tre fondazioni che porteranno avanti azioni di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale legato alla presenza di minoranze linguistiche. Tra gli interventi proposti l’insegnamento delle lingue di riferimento nelle scuole e azioni in cui sarà coinvolta anche la Film Commission.

 

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