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Previsto un calo del 10% nelle presenze e del 15% nell’occupazione per il turismo della Riviera Romagnola. E mentre il settore spera negli stranieri, si moltiplicano sconti e offerte speciali

 

In principio fu l’Imu, con la “restituzione” della tassa sugli immobili ad opera degli albergatori, preoccupati dalla crisi delle vacanze che colpisce anche uno dei fiori all’occhiello del turismo estivo italiano, nonostante le ottimistiche previsioni di inizio 2013.

Ora che la stagione estiva e balneare è entrata nel vivo, sulla Riviera Romagnola si moltiplicano sconti, offerte e promozioni mirate a combattere la crisi e il calo delle presenze dei turisti. Un calo stimato nel 10%, con 10.000 posti di lavoro in meno rispetto all’anno scorso: e allora arrivano le offerte di hotel a 4 stelle che abbassano i prezzi a 50 euro a notte (ma secondo alcuni anche a meno), o iniziative più specifiche  come gli sconti nei ristoranti e negli stabilimenti balneari, mentre persino in viale Ceccarini, il cuore pulsante di Riccione, si notano cartelli che segnalano appartamenti sfitti in pieno luglio, una cosa impensabile fino a qualche anno fa.

“È ancora difficile parlare di dati, sicuramente siamo partiti male per colpa del maltempo. Ma tutte le ricerche certificano che quest’anno il numero di famiglie che andrà in vacanza si ridurrà del 10%. Un dato molto alto, se consideriamo che da Cattolica a Comacchio il nostro settore turistico viaggia in estate sui 40 milioni di persone” spiega il riminese Maurizio Melucci, assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna. Facendo un rapido calcolo, un calo del 10% delle presenze significa 4 milioni di turisti in meno sulla Riviera.

E così, per scongiurare un ulteriore calo, alberghi e ristoranti abbassano i prezzi, incidendo negativamente su fatturato e occupazione: tra chi lavora nel turismo, si registra infatti una decrescita del 15%, pari a 10.000 posti di lavoro. Un dato in controtendenza riguarda l’afflusso dall’estero, l’unico a segnare un trend positivo: l’anno scorso ci fu un aumento del 3,5%, con 10 milioni di viaggiatori stranieri in Romagna. Quest’anno, la speranza è di rimanere a galla.

 

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