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SPECIALE SKIPASS

L’Osservatorio del turismo montano, curato da Jfc, diffonde le previsioni per la prossima stagione invernale, in occasione di Nissan Skipass a Modena. 9,4 miliardi il fatturato, e quest’anno ci sarà una ripresa

 

La stagione invernale 2013-2014 potrebbe regalare qualche timido sorriso tra gli operatori che si occupano della montagna e del cosiddetto turismo bianco: +6,5% per gli arrivi, +2,8% per le presenze e +1,5% per il fatturato. A rivelarlo è una stima di Skipass Panorama Turismo, l'Osservatorio del turismo montano curato da Jfc e promosso dall’organizzazione di Nissan Skipass, in programma a Modena dal 31 ottobre al 3 novembre.

Dopo due stagioni in negativo, la stagione invernale ormai alle porte dovrebbe quindi far registrare una positiva inversione di tendenza. Tra le indicazioni più importanti emerse dall’Osservatorio, l’orientamento per la prossima stagione invernale è quello della “concentrazione”: si prevedono infatti due settimane eccezionali, concentrate nel periodo natalizio tra il 21 dicembre e il 5 gennaio, il momento più ambito dai turisti amanti della neve.

A dominare saranno le destinazioni italiane “à la page” con le nuove tendenze delle pratiche sportive sulla neve, quelle stazioni che hanno ampliato l’offerta tradizionale (sci da discesa, sci di fondo, snowboard) con offerte slow (ciaspole, nordic walking), opzioni race (ad esempio freestyle), opzioni fun (come il freeride) e nuove discipline (come skifox, speedriding, airboard). Il freeride in particolare è richiestissimo dagli ospiti stranieri, che vogliono sciare sulla neve fresca, al di fuori delle piste battute: anche 175 mila italiani effettueranno almeno una discesa “powder”. I clienti, tuttavia, vogliono al contempo anche risparmiare sull’alloggio. È in questo ambito che si segnalano le tre principali tendenze di ospitalità della prossima stagione: richiesta della formula “ibrida” dei residence; incremento delle richieste “full service”; il ritorno all’utilizzo delle seconde case. Alla Fiera di Modena ci saranno quindi i primi tour operator digitali come Airbnb e Scigratis, il sito di riferimento per chi cerca l’offerta low cost.

L’Osservatorio segnala quindi le principali tendenze della montagna bianca per l’inverno 2013-2014. Innanzitutto continua l’incremento della quota di turisti stranieri, che raggiungerà il 54%, superando a livello nazionale quella degli ospiti italiani; russi e ucraini saranno tra gli ospiti più presenti, e non a caso ai padiglioni di Modena Fiere è presente Ski Industry, il magazine del turismo e degli sport invernali di riferimento nell’interessante mercato russo.

Cresce il gradimento per il concetto di “mountain resort”, inteso come un luogo sociale dove vivere la montagna usufruendo di piste incontaminate ed ambienti naturali, wellness e ristorazione tradizionale.

Allo stesso tempo un incremento riguarda sia la richiesta di offerte family altamente specialistiche per soddisfare le esigenze dei piccoli ospiti (e dei loro genitori), sia le offerte childless per coloro che cercano luoghi romantici per le proprie vacanze, senza il “rumore” dei bambini.

Per quanto concerne l’aspetto economico, secondo l’Osservatorio la spesa media per trascorrere una settimana di vacanza in montagna sarà di 932,00 Euro a persona, e di 2.240,00 Euro per una famiglia con un bambino, mentre la spesa media per un week end in montagna sarà pari a 312,00 Euro a persona, e a 712,00 Euro per una famiglia con un bambino. A livello nazionale, i prezzi delle strutture ricettive aumenteranno del +3,2% rispetto alla passata stagione invernale. I costi dei corsi subiranno un leggero incremento, ma solo per quanto riguarda i corsi collettivi, attorno ad una quota del +2%, mentre l’incremento del costo dello skipass sarà del 2,5%: quest’inverno, un’ora di corso individuale costerà in media 37,70 Euro, mentre un’ora di corso collettivo costerà invece 21,50 Euro.

Rimane elevato l’interesse per le discipline free che non richiedono né l’acquisto dello skipass né l’utilizzo del maestro di sci, come le ciaspole (i cui praticanti crescono, rispetto allo scorso anno, del 10,3%) e il nordic walking. In crescita del 17% anche lo sci alpinismo. Relativamente al sistema ospitale, le giornate di apertura stagionale delle strutture ricettive delle località della montagna bianca italiana saranno in media pari a 138 giorni, mentre le scuole di sci rimarranno aperte per 119 giornate (il numero medio dei maestri in organico è di 24).

Complessivamente, il fatturato generato dal “sistema montagna bianca Italia” sarà pari a circa 9,4 miliardi di Euro, comprensivi anche dei costi di viaggio. Da parte loro, le stazioni sciistiche hanno investito in totale 128 milioni di Euro in infrastrutture, per sistemi di ammodernamento, nuove piste, aggiornamenti e nuovi impianti, sistemi di innevamento e manutenzioni, mentre le destinazioni hanno impegnato in attività promo-commerciale ulteriori 28,5 milioni di Euro: le prossime stagioni si progettano alla Fiera del Turismo e degli Sport invernali di Modena, dove venerdì 1° e sabato 2 novembre sono in programma direttivo e assemblea nazionale.

 

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