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Dobrý-den Italia, Buongiorno Rossija

All’ambasciata italiana a Mosca presentato il canale web per incrementare il turismo russo in Italia

 Nell’anno del turismo incrociato Italia-Russia, finalmente è on line ItaliaGodTurisma, il sito disegnato dall’Ambasciata d’Italia a Mosca, con la supervisione del Ministero e dell’ENIT. Nasce così un canale web per facilitare le relazioni tra la Russia e il territorio del Paese dei cento campanili. Il turismo russo, come di altri Paesi dell’est e di tutta l’area BRIC, è il mercato su cui puntare per rianimare l’incoming italiano: i russi infatti amano l’Italia e scelgono itinerari anche inediti tra le destinazioni top dei flussi internazionali, l’Emilia Romagna è in cima alle preferenze dei nuovi russi e nel 2013 spicca anche la performance delle Marche.

La Russia non è solo oligarchi che parcheggiano i catamarani alla Giudecca per l’inaugurazione della Biennale o gli yacht che d’estate fanno la spola tra la Costa Smeralda e le Eolie, ma esiste una nuova fascia che sceglie anche vacanze low-cost. Lo ha spiegato Maya Lomidze, direttrice di Ator, l’associazione russa dei tour operator: "È già iniziata la campagna di prenotazioni per l'estate 2014. E il dato più interessante è l'aumento di richieste per viaggi molto costosi e per viaggi, al contrario, molto economici".

Fra i problemi riscontrati dall’associazione, la mancanza di guide turistiche d’Italia in lingua russa. Il portale si prefigura di colmare questo gap: sul sito infatti sono presenti informazioni sulle città e sulle attrazioni culturali, sulle mostre e gli appuntamenti, sulle montagne e sugli itinerari enogastronomici, in forma multimediale con oltre mille foto dai luoghi del Paese e una sessantina di video. 

Grosso ostacolo del turismo russo in Italia è l’atavico problema della burocrazia: molti operatori e opinion leader del settore infatti sottolineano la necessità di snellire le pratiche per la consegna dei visti ai cittadini-turisti extracomunitari, soprattutto provenienti dall’area BRIC. Cesare Maria Ragagnini, ambasciatore d’Italia a Mosca, ha insistito su questo punto: “Il visto in effetti può risultare un ostacolo per l'incremento del turismo. È per questo che i nostri consolati stanno lavorando per rilasciare ai russi visti multi-entrata della durata di uno o più anni. Documenti che consentiranno ai turisti di recarsi nel nostro Paese in qualsiasi momento, anche per periodi più brevi. A settembre 2013 i visti multipli di lunga durata erano aumentati del 150 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E prevediamo che nel 2014 ricopriranno i due terzi dei visti concessi". 

Nel 2013 un milione di russi hanno visitato l’Italia, le previsioni sul 2014 sono rosee e in linea con l’incremento costante registrato dal 2011 in avanti. Ciò che occorre è realizzare questa politica sui visti e stimolare le case editrici delle guide turistiche per finalmente esclamare sicuri: Dobrý-den Italia, Buongiorno Rossija. 

 

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