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Un appartamento a Chelsea, un attico a Kensington o una barca sul Tamigi? A quanto pare, la scelta più chic nella Londra di questo periodo è la terza ipotesi: vivere in una “houseboat”, una casa galleggiante ormeggiata nel Thames, o in uno dei canali che si dipanano per la capitale inglese.

Come racconta La Stampa, a Londra una delle tendenze “territoriali” più interessanti è quella per cui sempre più persone decidono di prendere casa sull’acqua, andando a vivere in una houseboat in città con cui far coincidere un riavvicinamento alla natura con la vita in città. In alcuni casi, a incidere sono anche fattori economici: con 20.000 sterline, meno di 24.000 euro, è possibile acquistare una casa galleggiante con cui trasferirsi in mezzo a un fiume o a un canale. Riducendo quindi drasticamente le spese legate al mantenimento di una casa più “tradizionale”, anche se per lasciare ormeggiata la propria casa sull’acqua bisogna pagare le imposte del caso.

Ma tra le houseboat ci sono anche quelle il cui prezzo è decisamente poco abbordabile: il costo di alcune barche lussuose sfiora infatti i due milioni di euro. “Senza contare che se non avete un indirizzo di residenza, le banche non vi danno neppure il bancomat”, avverte il titolare di un’agenzia specializzata.

 

Nella Londra del lusso e delle mode, dove tutto cambia a una velocità vertiginosa e la corrente del denaro globale si rigira in enormi Maelstrom gorgheggianti, è diventato chic lasciare la terra ferma e andare a vivere sull’acqua, concretizzando ironicamente la metafora di Bauman del mondo liquido come immagine della società contemporanea. Nomadi in città, bohemienne con scrivania alla City, la «houseboat», la casa galleggiante, permette uno stile alternativo, ma non troppo. 

 

Dalla rete di canali a Nord fino alle anse del Tamigi, si può spaziare su tutta l’area metropolitana. Forse il posto più elegante (e sicuro) è Little Venice a Paddington. Ed Mortimer, 56 anni, lungo e asciutto, guida le barche del Regent’s Canal Waterbus che ha sede proprio sotto il ponte di Little Venice. Un viaggio di sola andata fino allo zoo della capitale costa 25 sterline. Dice: «È una bella vita quella del canale, ma non creda che siano rose e fiori. Ci sono un sacco di spese». Poi prende la tazza con la brodaglia nera che dovrebbe essere caffè e se ne va mugugnando: «Mi scusi, questa è la mia pausa pranzo».

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