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Nella città emiliana firmato l’accordo tra 4 ministeri, Regione, Comune, Demanio e Agenzia delle entrate per valorizzare i beni immobili di pregio nel centro storico. Un “modello da esportare in altre città per superare il ginepraio delle competenze” secondo Franceschini


Nasce a Ferrara un modello di cooperazione tra istituzioni e amministrazioni per valorizzare i beni immobili di pregio cittadini superando il “ginepraio” delle competenze in seno alla pubblica amministrazione. Un “piano unitario”, come lo definiscono dal MiBACT, per valorizzare e razionalizzare i beni pubblici di particolare interesse e pregio situati nel centro storico della città di Ferrara.
L’accordo è stato firmato oggi dai ministeri dell'Interno, della Difesa, dell'Istruzione e dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo insieme alla Regione Emilia Romagna, al Comune di Ferrara, all'Agenzia del Demanio e alla Agenzia delle Entrate. Come spiega una nota ufficiale, l’intesa è stata suggellata “per la riqualificazione e valorizzazione di beni pubblici di particolare pregio storico e architettonico tutelati dall’Unesco, in particolare lungo gli assi dell’Addizione erculea e del Quadrivio rossettiano”.
Di “modello da esportare in altre città italiane” ha parlato il ministro (nato proprio nella città estense) Dario Franceschini, spiegando che il modello Ferrara garantirà “un rapporto intelligente e virtuoso tra le diverse amministrazioni dello Stato” e permetterà di superare “quel ginepraio di competenze con cui si devono confrontare quotidianamente i sindaci e gli amministratori locali”.

In sostanza, il “modello Ferrara” prevede un articolato programma di valorizzazione e razionalizzazione su un portafoglio immobiliare di 13 beni di proprietà pubblica. In particolare, i beni coinvolti sono: Palazzo Furiani, Caserma Bevilacqua, Aeroporto di Ferrara (porzione), Area ex MOF (porzione), Caserma Caneva – ex Convento Sant’Antonio in Polesine, Cella del Tasso e Auditorium del Conservatorio di Musica “G. Frescobaldi”, Teatro Verdi, Ex Convento di San Benedetto, Museo Nazionale Italiano dell’Ebraismo e della Shoah MEIS, Palazzo Ex Casa del Fascio, Area Stazione ferroviaria e grattacieli, Poligono di tiro a segno, Area Pratolungo.

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