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Le istituzioni di Piemonte e Valle d’Aosta stanno lavorando per celebrare il matrimonio tra le eccellenze gastronomiche delle due regioni

Gli assessorati all’agricoltura e al turismo del Piemonte e della Valle d’Aosta stanno mettendo a punto il simbolico sposalizio tra la fontina e il tartufo, due prodotti d’eccellenza della gastronomia italiana. L’accostamento tra i due cibi non è una novità, si pensi solo a una grattata di pregiato tartufo bianco su una fumante fonduta. Ora si tratta solo di promuovere il connubio in chiave più moderna. Testimoni del matrimonio, non a caso collocato nel 2018, proprio l’anno in cui l’Italia celebra il cibo, la cultura del gusto e i propri prodotti tipici, non possono che essere gli splendidi vini di Langhe, Roero e Monferrato e quelli altrettanto eccellenti prodotti tra le montagne della Valle d’Aosta.

La prima iniziativa sarà un evento dedicato al Tuber magnatum Pico e alla Fontina valdostana, ospitato al Forte di Bard ai primi di dicembre, giusto una settimana dopo la chiusura dell'edizione numero 88 della Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba. Si tratta della prima azione congiunta per avviare una promozione turistica, enogastronomica e ambientale delle colline piemontesi e delle vette alpine valdostane. La sinergia tra le due regioni non può che fare bene al turismo. In un’unica occasione il turista che viene da lontano, dagli Stati Uniti o dal Giappone ad esempio, avrà la possibilità di passare in soli 100 chilometri dalle colline patrimonio Unesco di Langhe e Roero alla bellezza delle montagne più alte d’Europa.

Nell’iniziativa sono coinvolti anche l’Ente fiera del Tartufo bianco, l’Ente turismo Langhe e Roero, il Consorzio turistico Langhe Monferrato Roero e l’Associazione commercianti albesi.

 

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