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Il regista porta al Ministero di Cultura e Turismo una petizione online per bloccare il passaggio delle navi nella Laguna. Il sottosegretario Borletti Buitoni: "Serve la volontà politica delle istituzioni cittadine


Ancora un no al passaggio delle "grandi navi" nella Laguna di Venezia. Anzi, oltre 102.000 no, tanti quante sono state le firme consegnate da Gabriele Muccino al sottosegretario per i Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, proprio nella sede del MiBACT.
La consegna è solo l'ultimo passo della petizione lanciata dal regista italiano su Change.org, la piattaforma globale di attivismo online, la stessa utilizzata dall'architetto Stefano Boeri per chiedere all'ex ministro Bray una nuova legge sulla musica dal vivo.
La petizione del regista Muccino per fermare le navi a Venezia ha raccolto il sostegno di decine di migliaia di italiani, ma anche di tantissimi utenti internazionali, a testimonianza dell'attenzione mondiale sulla necessaria salvaguardia di un patrimonio dell'umanità unico come quello della laguna veneziana. Un'attenzione confermata dal sottosegretario Borletti Buitoni, che ha ribadito la propria volontà di sollecitare un serio e ampio dibattito sul "turismo sostenibile e consapevole a Venezia".
Da parte sua, Muccino, che nei prossimi giorni continuerà a consegnare le firme raccolte ad altri membri del governo, ha dichiarato che "continuerà a portare avanti la battaglia per salvare Venezia dallo scempio a cui è sottoposta. C'è una cacofonia incredibile tra una fragile città in miniatura come Venezia e questi bisonti dei mari che la sovrastano. È come ci fosse una tangenziale sopra il Colosseo. Sono certo che esistano soluzioni alternative e a minor impatto per l'ecosistema lagunare". Per il regista de L'Ultimo Bacio il progetto del canale Contorta/Sant'Angelo "non è affatto uno di questi".
"Le istituzioni della città – ha dichiarato Borletti Buitoni – devono fare uno sforzo e decidere quale sarà il futuro di Venezia. È indispensabile programmare i flussi turistici e gli ingressi in laguna con la massima attenzione, tenendo conto di quanto la città sia antica e fragile. Esistono diverse alternative, ma è tempo di scegliere. Personalmente ritengo dovremmo optare per quella che metta insieme il minor impatto ambientale possibile e le migliori prospettive di ricaduta sull'economia locale. Le soluzioni sono sul tavolo, ora serve la volontà politica di prendere una decisione".
Il blocco al passaggio delle grandi navi da crociera nei canali della Laguna, pur dibattuto da anni, è un argomento ha attirato l'attenzione dell'opinione pubblica in particolare dopo la nota e tragica vicenda della Costa Concordia. All'inizio del 2014 dal governo era stato deciso uno stop, che a marzo scorso fu poi sospeso dal Tar. La petizione promossa da Muccino riaccende quindi i riflettori su un tema sensibile, quello della fragilità di Venezia e della necessità di difenderla dal "peso" del turismo (tema di cui si parlerà anche nel prossimo numero di Destination Magazine in uscita il 17 novembre).

 

 

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