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Ricercatori, docenti e manager: 11 professionisti riuniti in un team che sostenga e promuova il turismo congressuale sotto la Lanterna. Un settore che vale il 20% delle presenze e il 25% della spesa turistica complessiva sul territorio genovese

Una squadra con 11 campioni per vincere la sfida del turismo congressuale a Genova: la città della Lanterna crea il “Club degli ambasciatori”. Il Convention Bureau Genova ha presentato ieri il team composto da ricercatori, manager, medici e docenti universitari accomunati dal forte spirito di appartenenza alla città e dall’amore per Genova, con l’obiettivo di proporla come destinazione per eventi congressuali nazionali e internazionali: un volano per il turismo, con ricadute positive sull’occupazione e la crescita economica.

 

LA SQUADRA - E come in ogni squadra che si rispetti, c’è spazio anche per i giovani, con due junior ambassador: si tratta di Maddalena Conte e Silvia Meletti, membri del comitato nazionale italiano dello European Youth Parliament, scelti per il loro progetto di candidatura di Genova come sede per il “1st Academic Forum of EYP Italy”. Gli altri 9 “titolari iniziali”, a cui il Bureau intende aggiungerne altri nei prossimi mesi, sono: la ricercatrice Francesca Civano, il vice direttore dell'Iit (Istituto italiano di tecnologia) Alberto Diaspro, il vicepresidente dell'Amd Liguria (Associazione medici diabetologi) Luca Lione, il docente Mario Marchesoni, il membro del Cda FederAuto Michele Montanella, il presidente dell'Istituto Gaslini Pietro Pongiglione, il presidente dell' Associazione per lo sviluppo del talento Anna Maria Roncoroni, il docente Angelo Schenone, il manager Federspedi Antonella Straulino.


IL PESO DEL CONGRESSUALE A GENOVA - Il Club è stato presentato ieri a Palazzo Tursi, con l’assessore comunale al Turismo Carla Sibilla che ha rimarcato l’importanza di “un evento reso possibile dal lavoro di squadra messo in atto tra il Comune di Genova, le associazioni economiche e il Convention Bureau Genova. Le persone che oggi diventano ambasciatori del Convention Bureau hanno Genova nel cuore e sono motivate a proporre la città come destinazione di convegni ed eventi nazionali e internazionali, una grande opportunità per portare Genova, la sua arte, la sua storia e la sua cultura nel mondo”.
Nel 2014 a Genova si sono registrate 1.585.000 presenze alberghiere e la meeting industry, che vive di convegni promossi da associazioni, aziende, enti e istituzioni, si è ritagliata la sua fetta di mercato. “A Genova nei primi quattro mesi del 2015 gli eventi sono stati 2.313, +13,2% rispetto al 2014” ha spiegato il professor Gian Marco Ugolini del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Genova “In pratica ogni giorno ci sono stati 6,3 eventi, ai quali hanno partecipato una media di 586 congressisti. E si è rilevato che la permanenza media dei turisti degli eventi e congressuali è 1,5 giorni, quindi la stima è di circa 320.000 presenze all’anno, circa il 20% delle presenze complessive.
Complessivamente, il turismo congressuale a Genova vale tra i 90 e i 110 milioni di euro e ha un indotto pari quasi al 25% del totale, “in quanto non vengono coinvolte solo le strutture ricettive, di ristorazione e di trasporti, ma anche ditte specializzate in allestimenti, attrezzature tecniche per le sale, servizi per espositori e sponsor, solo per citarne alcune” ha detto ancora il prof. Ugolini. In pratica un turista meeting vale 1,4 turisti business (239 euro di spesa pro capite), 2,2 city tourist (156 euro), 6,7 croceristi (51,3 euro), 7,4 escursionisti/visitatori giornalieri (46,4 euro).
“Il Convention Bureau rappresenta un soggetto privato che è un braccio operativo anche per il settore pubblico. Vogliamo che Genova diventi una città innovativa e di turismo: una scelta di cambio di paradigma, usando un marketing che utilizza i dati, il web e i social media” ha affermato l’assessore Sibilla. Di collaborazione tra istituzioni e soggetti privati ha parlato anche Alessandro Cavo, rappresentante della giunta della Camera di Commercio di Genova con delega al Turismo: “Genova dimostra che è possibile una collaborazione felice tra pubblico e privato; il tavolo tra Comune, Camera di Commercio e albergatori ha prodotto unità di intenti, nonostante qualche bisticcio comunque costruttivo. Genova è una città nuova, oggi di moda e con un patrimonio d’arte tutto da scoprire. La convegnistica è un volano per tutti, anche perché chi viene a Genova per un congresso spesso decide di tornarci con la famiglia per godersi meglio la città”.

 

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