fbpx

Fiat diventa global partner di Expo 2015. È stato siglato martedì 9 aprile a Torino l'accordo in base al quale, da quest’anno al termine della manifestazione, Fiat-Chrysler fornirà una flotta di vetture che, all’insegna della mobilità sostenibile, saranno utilizzate per gli spostamenti all’interno dell’area dell’Esposizione Universale e come courtesy car per le numerose delegazioni ospiti che arriveranno da ogni angolo del mondo. Il primo modello che sarà utilizzato dall’organizzazione sarà la 500L con motorizzazione a metano e diesel, ma nel corso del tempo saranno utilizzate altre vetture di segmento superiore.

L'accordo Fiat-Expo, inoltre, prevede anche un contributo economico diretto e un investimento in comunicazione per l’utilizzo del logo di Expo Milano 2015 su tutta la comunicazione stampa dei marchi di FGA (Fiat Group Automobiles). Inoltre il Gruppo utilizzerà Milano e l’Expo come location ideale per molti eventi che saranno organizzati in occasione del lancio sul mercato di alcuni nuovi modelli. Saranno messe a disposizione dell’organizzazione anche le vetture storiche Alfa Romeo che saranno esposte in alcuni luoghi legati alle manifestazioni dell’Esposizione Universale.

Fiat Industrial, attraverso i suoi brand agricoli Case New Holland, parteciperà invece con un suo padiglione di 1.600 metri quadrati, progettato e realizzato secondo i canoni dell’architettura eco-compatibile e del risparmio energetico. In piena coerenza con il tema della manifestazione “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” e in linea con la sua strategia di Clean Energy Leader, Case New Holland presenterà ai visitatori la propria idea di azienda agricola sostenibile di oggi e del futuro.

(leggi tutto sul sito ufficiale dell'Expo 2015)

 

Il Corriere della Sera, tuttavia, pur dando risalto all'accordo tra il Lingotto e l'Expo milanese, parla anche di "dubbi sui fondi" del Governo per l'Esposizione universale.

In un articolo firmato da Elisabetta Soglio, il quotidiano di via Solferino rivela infatti un particolare curioso.

In bilico ci sarebbero una decina di milioni che verrebbero tagliati dal decreto salva-aziende ancora in discussione a Roma. Nello specifico, circolano un paio di bozze: nella prima, nel capitolo 12 dedicato alla copertura finanziaria si parla di tagli e si esplicita: «Dalla riduzione sono esclusi gli stanziamenti relativi al Fondo sviluppo e coesione nonché le risorse stanziate ai fini dell'adempimento degli obblighi internazionali assunti dal governo italiano nei confronti del Bureau International des Expositions (Bie), inerenti lo svolgimento di Expo 2015». Il testo finale, invece ha portato al capitolo 11 il tema della copertura finanziaria e, al comma 3, conclude: «Dalla riduzione sono esclusi gli stanziamenti relativi al Fondo sviluppo e coesione». Punto: la parte di Expo non c'è più.

(leggi tutta la notizia sul Corriere della Sera)

 

Questo sito utilizza cookie tecnici che ci consentono di migliorare il servizio per l'utenza. Per ulteriori informazioni leggi la nostra Cookie e Privacy Policy. Leggi di più