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Pompei Facebook

I numeri record e gli apprezzamenti sui social network riscossi da Pompei sono la dimostrazione perfetta dell’importanza di una comunicazione puntuale e dinamica per lo sviluppo turistico dei siti culturali

In 6 mesi di lavoro, i canali sui social network di Pompei hanno riunito 16.000 fan su Facebook, più di 2000 su Twitter e Instagram e quasi duecento nuovi utenti al giorno che entrano in contatto con i social della Soprintendenza: fan e follower commentano e mettono mi piace da tutto il mondo, anche se i post sono solo in italiano (le risposte, però, sono anche in inglese).
Al di là del bilinguismo ancora da perfezionare, i numeri social che Pompei ha messo insieme in un semestre sono sicuramente soddisfacenti, e anzi assurgono a esempio virtuoso della gestione dei beni culturali sui canali di comunicazione.
Canali che, come spiegano dal ministero di cultura e turismo, rispondono all’esigenza ormai obbligata di “comunicare in tempi veloci le varie attività della Soprintendenza oltre che divulgare la bellezza del luogo e della sua storia attraverso il racconto, soprattutto per immagini, del sito e puntando a coinvolgere fasce trasversali di pubblico di ogni età, provenienza e background culturale”.
Su Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e sul sito ufficiale www.pompeiisites.org, la Soprintendenza mantiene una linea scientifica ma allo stesso tempo racconta con parole e immagini delle attività in corso, dei cantieri di restauro, delle riaperture al pubblico di edifici restaurati e svela luoghi nascosti o prospettive particolari del sito.
Rubriche settimanali, interviste ad archeologi, architetti e restauratori, l’illustrazione del prima e dopo “com’era e com’è”, il dietro le quinte di Pompei, il lavoro degli operai in azione nelle operazioni quotidiane, la celebrazione di anniversari legati alle scoperte e ai più importanti avvenimenti storici per il sito, i personaggi che hanno fatto la storia di Pompei, le fotografie a 360° degli ambienti più belli; e ancora le dirette streaming delle conferenze stampa, le interazioni su Twitter con gli archeologi per la rubrica #Askacurator. Sono questi i contenuti che i social media manager di Pompei veicolano al grande pubblico di fan pompeiani, un pubblico costituito al 58% da donne.
Tra i post più apprezzati e “virali” dei canali social ufficiali (con tanto di spunta blu) ci sono stati il ritorno di David Gilmour a Pompei , il ritrovamento del Tesoro di Moregine, il video della Villa di Poppea e il post sulle strisce pedonali di Pompei. Fino ad arrivare al simpatico omaggio ad Abbey Road dei Beatles, con i Fab Four che attraversano il sito archeologico campano. A dimostrazione, se ancora ne servisse una, che per veicolare un “brand” universalmente noto come Pompei i social network possono essere uno strumento di fondamentale importanza per il contatto quotidiano con il pubblico: “basta” saperlo fare.

 


Link ai canali social di Pompei: Facebook Twitter Instagram YouTube

 

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