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Un viaggio intorno al mondo tra le pagine social delle destinazioni. Ecco alcuni esempi di chi ha deciso di restare on line condividendo messaggi di responsabilità ma anche di speranza

Andrà tutto bene, non facciamo che ripeterlo dall’inizio di questa emergenza che sembra non avere fine. Quando guardavamo le immagini provenienti dalla Cina, sembrava tutto così lontano, e invece ci siamo trovati a fronteggiare una pandemia mondiale che mette a rischio la salute ma anche l’economia. Parlare di viaggi e turismo oggi sembra un tabù, ma non dobbiamo dimenticare chi vive lavorando nel settore dei viaggi che oggi più che mai brancola nel buio, non potendo sapere con certezza quando si tornerà alla normalità.

In una situazione così sospesa, in cui tutto il pianeta si è fermato e restano solo Internet e i social media a farci compagnia, è naturale che chi si occupa di marketing turistico e territoriale si sia preoccupato di adottare strategie al fine di mandare avanti il settore, nonostante le ovvie chiusure imposte dal governi. Finirà questa emergenza? Ci auspichiamo di sì, ma nel frattempo cosa fare? Non ci resta che sognare: una volta si entrava in agenzia di viaggi e si sfogliavano cataloghi patinati con mete da sogno, oggi basta una connessione a Internet e il gioco è fatto.

Qualche giorno fa mi sono chiesta come il turismo potrà ripartire dopo tutto questo e ho trovato numerosi articoli interessanti, con varie teorie in proposito. Uno di questi, firmato da Joseph Ejarque, esperto internazionale di marketing territoriale, suggerisce in sostanza di non fare pubblicità in questo momento ma di puntare sul content marketing. Credo che in questo momento la strategia migliore sia far sognare le persone, alleggerire il peso dell’angoscia e della sofferenza, puntando su immagini, video, tour virtuali delle destinazioni. Facendo un giro sui profili social di alcuni enti del turismo sparsi per il mondo, mi sono resa conto che stanno attuando delle campagne di sensibilizzazione per dire alle persone di stare a casa. Senza essere pessimisti, anzi.

Discover Tunisia accosta immagini iconiche del territorio con l’hashtag #StayHome e aggiungendo "Till we meet again" (stai a casa finché non ci rincontriamo di nuovo), un modo per lanciare un messaggio importante, senza però perdere la speranza di progettare un nuovo viaggio.

 

 

La Germania, con l’hashtag #DiscoveryGermanyFromHome, porta alla scoperta delle sue bellezze paesaggistiche e culturali attraverso tour virtuali, un’idea originale per tenere compagnia agli utenti costretti a casa.

 

 

Visit Israel invita a visitare Tel Aviv e Gerusalemme in futuro, infatti come immagine copertina della pagina Facebook si legge "Dream now, travel later. #StayHome". La Thailandia, per incoraggiare le persone a rispettare le dinamiche del distanziamento sociale, ha modificato il suo logo, separando tra loro le lettere che lo compongono.

Le Isole Canarie hanno puntato sul messaggio “Per favore abbi cura di te, ti aspettiamo, vogliamo tornare a dirti Hola molto presto”. Visit Maldives sta pubblicando in questo periodo una serie di immagini da sogno che raffigurano le esperienze che in genere il turista fa alle Maldive, corredate dal messaggio #VisitMaldivesLater. Sono tutti messaggi che invitano alla responsabilità, dunque, ma che allo stesso tempo consigliano di sognare e programmare i viaggi futuri. Ciò che serve adesso è non perdere la speranza, vedere una luce in fondo al tunnel e da lì ricostruire la fiducia nel domani. Lo stato di allarme che ci accompagna da più di un mese non deve farci dimenticare come può tornare a essere la nostra vita una volta sconfitto il Covid-19.

Serve responsabilità e sacrificio adesso, ma quando questo incubo sarà finito torneremo a percorrere le strade del mondo ancora più consapevoli del valore della libertà.

 

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