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In Italia, quando pensiamo al turismo religioso pensiamo inevitabilmente alla tradizione ebraico-cristiana della nostra cultura: da Israele a Santiago di Compostela passando per Roma, i pellegrinaggi dei viaggiatori italiani ed europei seguono i luoghi descritti nella Bibbia o comunque le mete tradizionali dei fedeli cristiani.
Ma ovviamente basta immergersi in un'altra cultura per conoscere altre forme di turismo religioso. Ad esempio quello ispirato al buddismo, religione millenaria molto diffusa in Asia. E così in Orissa, Stato dell'India orientale, il Ministero del Turismo ha lanciato un piano di sviluppo degli itinerari turistici tra i luoghi sacri ai buddisti. Gli itinerari sono stati studiati per i viaggiatori di religione buddista, o anche solo curiosi di conoscere meglio questa realtà, provenienti da Paesi come la Cina, il Giappone, la Corea, la Tailandia e le altre nazioni del Sudest asiatico, e i percorsi toccheranno mete come Dhauli, Ratnagiri, Lalitgiri, Udaygiri, Langudi e Khandagiri.
Fino a oggi, i siti buddisti in Orissa (Odisha in lingua locale) sono stati all'ombra dei circuiti maggiori, come il pellegrinaggio Puri-Konark caro ai fedeli dell'induismo. Tuttavia anche per i buddisti sono numerosi i luoghi sacri in questo territorio indiano: i visitatori sono poco numerosi, perché poco informati, e per questo le istituzioni hanno deciso di dare visibilità al potenziale turistico di questi itinerari. A mancare, comunque, non è solo l'informazione, ma soprattutto le infrastrutture: per questo motivo il governo dell'Orissa, in collaborazione con il dipartimento turistico, ha inserito nel piano strategico la realizzazione di strade, alberghi e servizi per i viaggiatori: il budget è ancora da definire, ma si stanno formando comitati locali per passare dalle intenzioni ai fatti.
A Ratnagiri, per esempio, un hotel con cucina internazionale esiste da qualche anno, ma il modello non è stato imitato ed è insufficiente per accogliere i flussi a cui sta puntando il governo locale. Del resto proprio a Ratnagiri si crede che siano stati portati i denti di Buddha, come ha ricordato Amiya Pattnaik, ex vicerettore della Utkal University of Culture, e i luoghi di estrema rilevanza per i pellegrini buddisti sono in totale una ventina, mentre quelli totali sono più di 300.
Un bel patrimonio per convogliare maggiori flussi in questa parte dell'India orientale. Il turismo religioso è anche questo, lontani da casa nostra.

 

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