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La storia di Andrea Campanella, quarantenne italiano che ha percorso oltre 10.000 chilometri in bici per una raccolta fondi da destinare alla costruzione di pozzi in Africa

 

Andrea Campanella ha 40 anni, è nato in provincia di Trento, nel suo curriculum ci sono lavori come tecnico nel settore sicurezza bancario, capo cantiere in arsenale nella bonifica e riassetto dei treni veloci ETR500, magazziniere ed elettricista, oltre alla passione per la cucina. Nel 2010, dopo essere stato assunto per la quinta volta dalla stessa azienda, un viaggio di lavoro in Nigeria (“forse il mal d’Africa!” dice) diventa un “baratro”, o più semplicemente un bivio. Andrea decide quindi di licenziarsi dalla sua azienda e di dare libero sfogo al suo animo da globetrotter: nasce così il suo blog “Pazzo da Viaggiare” (da cui è tratta l'immagine seguente).

E nasce così l’idea di viaggiare per l’Europa, a bordo di una bici, facendo oltre 10.000 chilometri per raccogliere fondi in favore di una onlus (la ICIO) e contribuire così alla costruzione di pozzi d’acqua in Africa. Pubblicazione di testi, disegni, e soprattutto l’impegno come cuoco vegano in eventi organizzati appositamente per la raccolta fondi tra le sei nazioni attraversate pedalando: così Andrea ha reso possibile questo progetto, o questo sogno diventato realtà, sudore e impegno sul territorio per un fine più grande.

Della storia di Andrea Campanella parla un'intervista pubblicata su nonsoloturisti.it:

Andrea Campanella è un ragazzo che ama viaggiare. Questo ora lo sa con certezza, ma per convincersi a tuffarsi a pieni polmoni nella sua passione ha prima affrontato qualche vicissitudine. Cambiamenti continui, molti lavori, un po’ di psicanalisi – “lei un po’ pazzo lo è ed ha bisogno di accrescere la sua autostima” – ha raggiunto il ragguardevole risultato di farsi assumere per la quinta volta dalla stessa azienda, per poi licenziarsi per la sesta volta e riprendere il suo girovagare. Questa volta con un obiettivo in più: raccogliere fondi per una piccola organizzazione umanitaria, la ICIO Onlus, che da anni si impegna per scavare pozzi in Africa con cui sostenere i bisogni della popolazione locale. Così Andrea si mette in sella – letteralmente – e inizia ad attraversare l’Europa: sei mesi in bicicletta, diecimila chilometri, sei diverse nazioni… Andrea arriva fino in Marocco, e intanto organizza eventi in cui si presta come cuoco (rigorosamente vegano), disegna, parla e fa parlare di sé, arrivando a raccogliere fondi sufficienti a scavare ben due pozzi e raccontanto tutto nel suo emozionante blog.

(Continua a leggere su nonsoloturisti.it)

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