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La programmazione territoriale ha messo al centro i Comuni, finanziando progetti che hanno coinvolto il 100% degli aventi diritto: la strategia è vincente e mira a favorire sviluppo e occupazione in ogni zona della Sardegna

Ricorda vagamente la teoria della mano invisibile di Adam Smith la strategia perseguita da Regione Sardegna, che punta a favorire lo sviluppo dell’intero territorio regionale attraverso la somma dei risultati positivi ottenuti dalle realtà comunali.

I numeri parlano chiaro: 15 progetti chiusi, 5 da firmare entro febbraio e altri 6 già avviati e finanziati per un totale di 26 iniziative, 37 Unioni e 295 Comuni partecipanti – ossia il 100% degli aventi diritto – e 400 milioni di euro investiti, che diventano oltre 500 considerando anche i tre Investimenti Territoriali Integrati (Cagliari, Sassari e Olbia, le Snai Alta Marmilla e Gennargentu Mandrolisai, il Piano Sulcis e il Piano per il Nuorese) che coinvolgono i restanti Comuni e abitanti. In sostanza, alla programmazione territoriale ha partecipato il territorio nella sua totalità.

“Mai come in questi anni i nostri paesi sono stati protagonisti assoluti delle politiche di sviluppo della Regione. Con la programmazione territoriale da 500 milioni di euro abbiamo garantito attenzione a tutti, chiamandoli a progettare insieme a noi la loro idea di sviluppo e di futuro, assicurando importanti finanziamenti per realizzarla: ed è questa la strategia giusta per favorire sviluppo e occupazione in ogni zona della Sardegna”: così si è espresso l’Assessore della Programmazione di Regione Sardegna Raffaele Paci, interessato a combattere lo spopolamento del territorio anche attraverso la creazione di nuove occasioni per i giovani, sempre più spesso costretti a lasciare le proprie terre di origine per trovare lavoro.

I 15 progetti già chiusi e finanziati, che hanno visto 252 milioni stanziati e 22 Unioni, 182 Comuni, 650mila Sardi coinvolti, puntano al miglioramento dell’attrattività e della competitività del territorio – anche nell’ottica di un posizionamento dell’offerta sul mercato internazionale – attraverso la promozione di uno sviluppo turistico locale sostenibile, dei fattori identitari e del patrimonio culturale e architettonico, dell’offerta naturalistica ed enogastronomica, dello sviluppo di una rete di infrastrutture a supporto dei servizi turistici di punta e in generale un potenziamento dei servizi.

Avranno molto probabilmente obiettivi in linea con questi anche i 5 progetti in partenza, che prevedono uno stanziamento di 84 milioni di euro e il coinvolgimento di 195mila Sardi in 67 Comuni; i dettagli saranno però ufficializzati solo dopo le firme, previste tra gennaio e febbraio.
I 6 progetti avviati e finanziati saranno chiusi invece nella prossima legislatura, ma sono tutti coperti da finanziamenti certi: si parla di 52 milioni di euro per 46 Comuni e 128mila e 600 abitanti.

“Questo è stato uno dei risultati più importanti della programmazione territoriale: far tornare protagonisti i paesi, lasciare a loro il compito di individuare la giusta idea da condividere con la Regione”, ha concluso Paci. Se i risultati arriveranno, questa strategia potrebbe diventare un modello esportabile.

Teresa Principato

Teresa Principato

Twitter @teresa_pr

 

 

 

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