fbpx

Le strategie di promozione dei piccoli borghi puntano sulle eccellenze locali: per il Comune toscano sono l’arte e la cultura rinascimentali, le acque termali, la natura e ovviamente i vini DOCG e DOC e i prodotti tipici

Il “sistema Toscana” è più che mai attivo nella promozione del turismo lento e di prossimità post-Covid, ma anche le piccole realtà locali non sono da meno: è il caso di Montepulciano, piccolo borgo rinascimentale in provincia di Siena e più precisamente nella zona a cavallo tra la Valdichiana Senese e la Val d’Orcia.

Montepulciano, cittadina di 14 mila abitanti nel sud della Toscana distante 70 km da Siena, 124 km da Firenze e 186 km da Roma e luogo d’origine dei rinomati Vino Nobile DOCG e Vino Rosso DOC, negli scorsi anni ha registrato una crescita straordinaria dei flussi turistici, di cui circa la metà provenienti dall’estero, proprio per la sua capacità di unire la tradizionale accoglienza toscana con una moderna attenzione alla qualità delle strutture ricettive, degli agriturismi e delle tenute, ma anche dell’offerta ristorativa e del calendario di eventi.

Un turismo d’alta fascia sotto ogni punto di vista: non è certo un caso se Montepulciano può vantare anche il marchio di eccellenza "Bandiera Arancione" del Touring Club Italiano, riconoscimento nato con l’intento di promuovere lo sviluppo sostenibile del turismo in tutto il mondo e che viene assegnato ai piccoli comuni italiani che si distinguono per servizi di accoglienza di alto profilo. Come si legge sul sito Bandiere Arancioni, “il borgo si distingue per numerosi punti di interesse storico-culturali di grande importanza uniti al centro storico tipico e ben conservato dove trovare molteplici punti vendita di prodotti tipici. Le informazioni sul borgo sono reperibili presso i punti informativi, e i siti turistici sono facilmente rintracciabili grazie ad un efficiente sistema di segnaletica turistica”.

La necessità di quest’anno, in ragione del crollo dei flussi provenienti dall’estero e del più o meno diffuso timore degli italiani a spostarsi anche all’interno dei confini nazionali, è più che mai quella di promuoversi come meta ideale per chi cerca una vacanza rilassante e sicura nella Toscana “che ogni turista sogna”: quella caratterizzata da atmosfere rustiche, paesaggi incantati, cultura senza tempo e, ovviamente, un’enogastronomia di pura eccellenza. Via dunque alla promozione della natura e delle attività outdoor praticabili in zona, delle Terme con le acque sulfuree salsobromoiodiche, del patrimonio artistico e architettonico rinascimentale e delle specialità enogastronomiche, alcune delle quali – come i già citati vini – note in tutto il mondo.

Per favorire ulteriormente la ripartenza del turismo dopo l'emergenza coronavirus, l’amministrazione di Montepulciano ha inoltre eliminato l'imposta di soggiorno fino al 31 dicembre 2020, seguendo l’esempio di tante altre località italiane che vedono nel turismo – soprattutto quello destagionalizzato – una delle proprie principali entrate.

La strategia giusta per la promozione dei borghi passa per un efficace racconto del territorio basato sulla valorizzazione delle eccellenti peculiarità locali e inserito in un preciso piano strategico: il caso di Montepulciano merita di essere tenuto d’occhio come potenziale best practice da cui prendere spunto.

Questo sito utilizza cookie tecnici che ci consentono di migliorare il servizio per l'utenza. Per ulteriori informazioni leggi la nostra Cookie e Privacy Policy. Leggi di più