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Dopo la presentazione del rapporto SVIMEZ sulla "desertificazione culturale" e non solo del Mezzogiorno, il ministro di Cultura e Turismo al Forum di Napoli replica: "Trasformiamo il settore partendo dal Sud con un investimento nazionale"


"La nostra sfida nazionale sarà quella di trasformare il turismo come veicolo di crescita del Paese partendo dal Sud e per valorizzare il patrimonio artistico del Mezzogiorno abbiamo bisogno di un investimento nazionale" è con queste parole che il ministro Franceschini è intervenuto dal Forum europeo del Turismo in corso a Napoli, al termine dell'incontro con gli assessori regionali alla Cultura e al Turismo e con il commissario unico di Expo 2015 Giuseppe Sala, incontro svoltosi nelle sale del museo Madre.
Sono parole che in qualche modo rispondono al rapporto di SVIMEZ sulla "desertificazione culturale" e non solo denunciata al Sud, e di cui su questa testata avevamo anticipato i principali contenuti una decina di giorni fa. Ieri la presentazione a Roma, e oggi la questione ha trovato spazio sulle prime pagine dei quotidiani nazionali.
Sempre da Napoli, Franceschini ha proposto "un lavoro comune tra Stato e Regioni per investire su cultura e turismo, perché possa essere una delle chiavi più formidabili che ha il Paese per agganciare la ripresa e per costruire sviluppo e occupazione". Per questo, anticipando l'attesa riforma del Titolo V sulle competenze in materia di Turismo, il MiBACT ha "proposto un tavolo permanente per lanciare una campagna internazionale anche attraverso lo strumento dell'Enit".
"L'Expo è la prima tappa di questo lavoro integrato" ha dichiarato il ministro "perché i milioni di visitatori che verranno in Italia nel 2015 non vedano solo Milano, ma allunghino il loro viaggio nel resto del Paese".
E a proposito di resto del Paese, dopo il grido d'allarme di SVIMEZ, Franceschini ha concordato che "non è normale che solo il 15% dei visitatori internazionali scenda sotto Roma, quando al di sotto della Capitale, c'è Napoli, Paestum, Matera, i Bronzi di Riace e tanto altro". "Stiamo utilizzando i fondi Ue per Beni Culturali" ha affermato quindi il ministro, annunciando quindi la "sfida" di usare il turismo come veicolo di crescita economica per tutto il Paese partendo proprio dal Sud e ricorrendo a un investimento nazionale.

 

 

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Fonte foto: Museo Madre Napoli (foto Amedeo Benestante)

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