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In uno dei luoghi simbolo della lotta alla camorra arriva la mostra con quadri da Firenze di autori napoletani del Seicento e con tour e degustazioni di prodotti d'eccellenza nelle terre confiscate alle mafie


"La mia vita comincia a cambiare dopo che a Casal di Principe, invitato dall'allora presidente Bertinotti e dall'ex assessore regionale Gabriele, dico ad alta voce i nomi dei boss che nessuno aveva mai pronunciato da un palco: i nomi di Schiavone, di Bidognetti, di Iovine. In piazza, mentre io parlavo agli studenti, in pubblico, di quei nomi che devastavano il territorio , qualcosa successe: il figlio di Schiavone-Sandokan mi fissa, parla e dice delle cose in strada, la gente si gira, non guarda più noi ma guarda lui". Con queste parole Roberto Saviano, nell'ottobre del 2013, spiegò al tribunale di Napoli quale fu il momento chiave della sua vita, il 23 settembre 2007, quando iniziò la sua vita di scrittore sotto scorta perenne.
Grazie al lavoro di Saviano, è stata fatta un po' di luce nell'ombra del clan camorristico dei casalesi, e per ringraziarlo il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, ha promesso che darà allo scrittore la cittadinanza onoraria. Perché con Gomorra è venuta fuori anche la voglia di riscatto di un territorio, che chiede l'aiuto delle istituzioni per combattere contro la criminalità organizzata, contro l'ombra.
casal principe uffiziE si chiama proprio "La luce vince l'ombra" l'esposizione che a Casal di Principe aprirà al pubblico dal 21 giugno ed ospiterà 20 importanti opere della galleria degli Uffizi di Firenze. Una mostra (clicca sull'immagine a destra per ingrandirla) che concentra l'attenzione sulla pittura del Seicento di artisti napoletani o legati a Napoli e comunque "affascinati" dall'espressione di Caravaggio: saranno a Casal di Principe opere di Artemisia Gentileschi (Santa Caterina d'Alessandria), di Luca Giordano (Carità), di Mattia Preti (Vanità) ma anche delle incursioni contemporanee, con Andy Warhol allo scopo di mostrare e valorizzare opere oggi custodite tra Napoli e Firenze.
Oltre che nei chiaroscuri caravaggeschi, la luce che vince sull'ombra si potrà osservare anche visitando i luoghi confiscati e gustando i prodotti d'eccellenza, come la mozzarella e il vino fatti nelle terre confiscate alla mafie, accompagnati dagli "Ambasciatori della Rinascita", giovani del luogo che, some spiegano dal ministero della Cultura, "racconteranno il bello e il brutto di questa terra martoriata ma felice di rinascere".
La mostra, secondo gli organizzatori, vuole contribuire alla quotidiana opera di costruzione di un'alternativa sociale ed economica per il rilancio di terre e territori che sono stati per anni spesso martoriati. "La luce vince l'ombra – gli Uffizi a Casal di Principe" è a cura di Antonio Natali (direttore della Galleria degli Uffizi) e Fabrizio Vona (direttore del Polo Museale Regionale della Puglia) e sarà ospitata presso Casa don Diana, via Urano 18 a Casal di Principe, Caserta.
La mostra gode dell'alto patronato della Presidenza della Repubblica e vede coinvolti il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Galleria Nazionale degli Uffizi, il Museo Nazionale di Capodimonte, la Reggia di Caserta, il Museo Campano di Capua, il Comune di Casal di Principe.


Per ulteriori informazioni: http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_2094884553.html

Evento Facebook dedicato all'esposizione: https://www.facebook.com/events/958596754165123/

 

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