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Dopo 17 anni torna sullo Stretto la regata Venezia-Montecarlo, che coinvolge Coni, lega navale, enti locali e Marina. Per Reggio un'occasione importante di visibilità turistica e di sviluppo nel traffico marittimo ed economico


Una regata di fama mondiale, che unisce due tra le località più suggestive d'Europa nella competizione internazionale di motonautica più lunga e impegnativa al mondo, e tre giorni per sfruttare l'occasione per accendere i riflettori su Reggio Calabria.
Dopo diciassette anni, la grande gara d'altura a tappe Venezia-Montecarlo torna sulla sponda calabrese dello Stretto dal 6 all'8 luglio, con una grande festa del Mare. "Uno straordinario evento sportivo finalizzato al rilancio della blu economy con particolare attenzione al marketing territoriale" è l'annuncio del Comune reggino.
La Venezia-Montecarlo è una manifestazione che da sola rappresenta la sinergia possibile tra le diverse istituzioni politico economiche e sportive coinvolte: il Coni, la Federazione Italiana di Motonautica, la Federazione Motonautica Monegasca, la UIM (Union Internationale Motonatique), la Lega Navale, i Cantieri, gli Enti locali, le Organizzazioni economiche, lo Stato Maggiore Marina Militare, il Comando Generale Guardia Costiera Capitanerie di Porto, la Guardia di Finanza, le Autorità Portuali; la gara ha anche il patrocinio di Expo Milano 2015 e del prossimo Dubai 2020, e infine l'apporto dell'ICE - Istituto del Commercio Estero.
La Venezia-Montecarlo, grazie a queste importanti partnership istituzionali e alla presenza del Comitato Interistituzionale, offre a Reggio Calabria la possibilità di creare un ponte con quelle economie e con quei Paesi verso i quali le realtà economico culturali possono trovare e creare sinergie e momenti di sviluppo.
Nel ringraziare gli organizzatori per l'attenzione rivolta alla città, il sindaco reggino Giuseppe Falcomatà ha sottolineato i vantaggi turistici insiti nella valorizzazione del "mare nostrum": "Reggio è un luogo strategico per il traffico marittimo, dobbiamo però, rivalutare il nostro rapporto con il mare e soprattutto procedere alla rivalutazione e valorizzazione del Porto di Reggio affinché sia rivolto alla nautica da diporto ed approdo ed ad ogni altra vocazione turistica".

 

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