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MiBACT, ARCUS e Anci sono partiti oggi da Prato per spiegare ad amministrazioni, imprese e cittadini come funziona e perché conviene fare donazioni con l’Art Bonus per restaurare e valorizzare a fini anche turistici i beni culturali pubblici


Un “tour” per tutta Italia con l’obiettivo di spiegare a sindaci, assessori, associazioni, imprese e cittadini i vantaggi fiscali dell’Art Bonus, la Legge 106 che dall’anno scorso consente di ottenere agevolazioni sulle tasse tramite le donazioni per restaurare e valorizzare i beni culturali.
Oggi Prato, a seguire Mantova (12 ottobre), Ascoli Piceno (16 ottobre) e Parma (19 ottobre): queste le prime quattro tappe del roadshow per promuovere i benefici del mecenatismo in Italia, che l’Art Bonus, emanato il 29 luglio 2014, ha dotato di un credito d’imposta tra i più alti in Europa per interventi di manutenzione, protezione, restauro e valorizzazione.
“Una vera e propria rivoluzione per il mondo dei beni culturali italiani che ha già coinvolto 685 mecenati con 188 beneficiari (oltre la metà costituiti da Comuni di tutta Italia) e quasi 25 milioni di euro donati” informano dal MiBACT, che in collaborazione con Arcus (l’associazione per lo sviluppo di arte, cultura e spettacolo) e ANCI ha organizzato il road show. Obiettivo: far conoscere, nei dettagli, alle amministrazioni, agli imprenditori, alle associazioni di categoria, ai singoli cittadini i vantaggi del mecenatismo attraverso un infoday di confronto e sensibilizzazione.
“Solo attraverso un’alleanza virtuosa fra Pubblico e Privato, infatti, l’Italia può ripartire dalla Cultura come motore di crescita, sviluppo ed occupazione” si legge nella nota del ministero.
Prima tappa oggi a Prato, alla presenza del Sottosegretario Francesca Barracciu: “Vogliamo così accompagnare le Amministrazioni comunali nella chiamata all’impegno delle forze sociali e produttive per valorizzare il patrimonio del territorio. Un edificio restaurato, un monumento ripulito, un teatro ben attrezzato possono costituire un’occasione di orgoglio e di rilancio per un’intera comunità e un fattore di attrazione per un turismo che stiamo puntando a rendere sempre più diffuso e capillare su tutta la Penisola. L’obiettivo immediato è quello di mantenere in Legge di stabilità l’incentivo fiscale al 65% e magari renderlo strutturale”.

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Nella foto, la Chiesa della Gran Madre di Dio, che il Comune di Torino ha inserito tra i beni che possono godere dell'Art Bonus

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