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Con piste ciclabili, ciclovie extraurbane e servizi di bikesharing sta finalmente prendendo forma il Piano generale della mobilità ciclistica del Paese

Puntare sulla mobilità sostenibile e a zero emissioni, incentivando lo sviluppo di una rete di percorsi ciclabili urbani ed extraurbani lungo tutta l’Italia: questo l’obiettivo del Ministero dell’Ambiente, annunciato pochi giorni fa in occasione della presentazione del cortometraggio “Brumotti per l’Italia”, attraverso il quale il campione di bike trial e inviato di Striscia la notizia Vittorio Brumotti racconta il suo viaggio di circa 2.600 chilometri in poco meno di 20 giorni (più precisamente dal 18 giugno al 6 luglio 2018) lungo la penisola italiana, da Livigno ad Agrigento, in sella ad una bicicletta attrezzata con pannelli solari.

Sono già più di ottanta i progetti per le città finanziati dal Ministero dell’Ambiente in partnership con le Regioni e i Comuni e molti altri sono in via di finanziamento: fanno tutti parte di un più ampio “Piano generale della mobilità ciclistica”, che prevede la realizzazione di nuove piste ciclabili e ciclovie a lunga percorrenza, l’attivazione di servizi di bike sharing e la costruzione di depositi di biciclette.

La mobilità, soprattutto quella urbana, è decisamente sbilanciata verso l’utilizzo dell’auto privata e molte città soffrono sempre più problemi di traffico e di inquinamento. Negli ultimi anni, diverse amministrazioni pubbliche hanno cercato di dare corso ad un nuovo modello di mobilità, capace di integrare differenti sistemi di trasporto su ferro e su gomma. Accanto a ciò, per fortuna, si è registrata anche una maggiore sensibilità sul tema da parte dei cittadini, che iniziano a contemplare la possibilità di effettuare gli spostamenti in bicicletta (soprattutto quelli quotidiani, nel perimetro urbano) se messi in condizione di poterlo fare in sicurezza e in comodità.

“Vogliamo dare piena attuazione al Piano perché per il Ministero dell’Ambiente e per il Governo l’uso della bicicletta non è soltanto un auspicio” ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa. “Preservare e rendere ancora più appetibili i parchi e le aree marine protette del nostro Paese, territori splendidi da visitare anche in bicicletta, e farne entrare altri nel guinness delle bellezze naturalistiche, è un altro nostro obiettivo”.

Il ministro ha dichiarato che sono già stati approvati dieci progetti di ciclovie, tra cui quella degli Appennini, quella della Magna Grecia e il Grab, il Grande Raccordo Anulare delle Bici. In più, ha annunciato che entro l’estate si prevede la pubblicazione di alcuni bandi per promuovere iniziative nei parchi, in modo da renderli fruibili in modo slow, ecocompatibile e all’insegna del plastic free, “come avviene già nel Parco nazionale del Cilento, modello che mi auguro venga presto seguito dagli altri parchi e orgoglio nazionale che esporteremo tra due giorni a Oslo, dove inaugureremo la prima ambasciata italiana all’estero plastic free”.

Un progetto interessante che migliorerebbe la situazione del traffico e dell’aria in città e che in più potrebbe favorire la riscoperta di zone meno frequentate del nostro territorio, incentivare il turismo sportivo e perfino avere ricadute positive sulla salute delle persone: l’Italia che pedala non vede l’ora che il tutto diventi realtà.

Teresa Principato

Teresa Principato

Twitter @teresa_pr

 

 

 

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