fbpx

A lavoro in funivia, ma senza andare in montagna, anzi rimanendo in città: potrebbe essere questo il futuro della mobilità urbana. Un futuro che sposterebbe parte del traffico verso gli spazi sopraelevati, e che rispetterebbe l’ambiente dal momento che le funivie non emettono direttamente anidride carbonica e usano meno energia elettrica di altre forme di trasporto.

A Milano, durante la prima edizione di Citytech (manifestazione che ha messo al centro la smart mobility), le nuove forme di trasporto urbano sono state il tema principale. Come riporta il Corriere della Sera, la prima città italiana a dotarsi di una funivia urbana potrebbe essere Genova, da dove il progetto è stato inviato all’Unione europea per ricevere i finanziamenti necessari (mentre a Roma i progetti hanno incontrato lo stop della Sovrintendenza dei beni culturali). Secondo gli esperti, a seguire potrebbe toccare a “Torino, Bologna e Bergamo. Sono simili geograficamente alle città estere dove le funivie sono già utilizzate a livello urbano”. Mentre all’estero le funivie urbane hanno già fatto la loro comparsa a Londra durante le scorse Olimpiadi, ma anche Parigi si attrezzerà nel 2015, mentre in città sudamericane come Rio de Janeiro e Medellin il trasporto tramite funivie urbane è già realtà da tempo.

 

Nella città di domani si potrebbe andare a lavoro sulla cabina di una funivia. Un’opzione che cambia la consueta prospettiva dei trasporti via terra e guarda al cielo. Si serve dell’aria rispettandola perché non emette gas tossici. Questo modo di spostarsi è stato uno dei temi della prima edizione di Citytech a Milano dove si è discusso delle diverse declinazioni della nuova mobilità.

La prima funivia urbana in Italia potrebbe essere attivata a Genova.

(Continua a leggere sul Corriere della Sera)

LEGGI ANCHE: Bologna, Parma e Trento le città più smart d'Italia

Solo 11 le città italiane che rispettano l’ambiente

Sardegna: il Trenino Verde dei desideri

Questo sito utilizza cookie tecnici che ci consentono di migliorare il servizio per l'utenza. Per ulteriori informazioni leggi la nostra Cookie e Privacy Policy. Leggi di più