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Che il turismo in Italia sia una miniera d'oro, ormai, l'abbiamo capito in molti. Soprattutto l'hanno capito all'estero, con giganti del web mondiale che fatturano miliardi di euro (esentasse o quasi) sfruttando l'attrazione che il nostro Paese esercita in ogni angolo del globo, e vendendo i propri servizi di prenotazioni per voli e alberghi.

 

Ma c'è un settore dei viaggi in cui gli operatori italiani del turismo (italiano) possono ancora interpretare un ruolo importante, dal punto di vista economico: il turismo esperienziale. In un Paese in cui, nel 2012, il commercio elettronico ha visto proprio nel turismo il 43% delle vendite (dati dell'osservatorio eCommerce B2C di Netcomm e Politecnico di Milano), gli operatori di casa nostra possono infatti ritagliarsi un'importante fetta di mercato. Anche se a livello internazionale sono già presenti grandi realtà come Viator e Getyourguide, infatti, ci sono diverse startup made in Italy che si stanno attrezzando per competere in un segmento di mercato in cui, peraltro, risulta ancora determinante la territorialità e la conoscenza del "prodotto" (leggasi destinazione) venduto.


Mentre è in rampa di lancio Guide me right di Luca Sini, dunque, è già operativa sul territorio di Roma ItalyXP, un progetto di Saverio Castilletti. Per conoscere meglio questa azienda, e per spiegare che cos'è il turismo esperienziale, Tiscali Notizie ha intervistato proprio Castilletti.
Il fondatore di ItalyXP spiega così il significato di turismo esperienziale: "È un tipo di turismo iniziato tanti anni fa con le settimane bianche evolutosi poi nel tempo con il trekking e il cicloturismo per arrivare nei giorni nostri ai tour privati alla scoperta di luoghi particolari, alle escursioni enogastronomiche, alle cene tipiche con persone del posto e alle cooking lesson. Il filo conduttore è il viaggiare non solo per vedere dei luoghi ma anche per fare e sperimentare. A distanza di vent'anni saranno pochi i viaggiatori che ricorderanno l'albergo dove hanno alloggiato o il volo su cui hanno viaggiato, tutti invece ricorderanno ogni istante della visita privata alla Cappella Sistina o le emozioni vissute scalando l'Etna in eruzione".
Definita la materia, Castilletti spiega poi in che modo la sua azienda si sia inserita in questo mercato, ovvero "realizzando un marketplace specializzato nella promozione e commercializzazione di proposte turistiche non convenzionali". In altri termini, "attraverso il nostro sito web il turista può acquistare tutta una serie di esperienze per arricchire il suo viaggio".
Per offrire questo servizio, ItalyXP collabora con operatori e guide turistiche qualificate, ma "ci sono anche altre esperienze che si basano sul coinvolgimento di persone che fanno una attività particolare per hobby o per passione". Il compito principale di ItalyXP, quindi, è quello di aiutare operatori e altri professionisti a fare rete, così da presentare la propria offerta a un pubblico nettamente più vasto di quello che raggiungerebbero lavorando da soli.
Non ci sono numeri precisi sul mercato del turismo esperienziale in Italia, tuttavia Castilletti afferma che "anche in assenza di numeri ufficiali si può però dire con certezza che il fenomeno è in netta crescita", con positive ricadute in termini di occupazione, in particolare "per tante giovani guide che a differenza di quanto avveniva in passato parlano bene le lingue e sanno come relazionarsi con i turisti. Questo aspetto è positivo perché migliora la qualità dell'offerta turistica del nostro paese".
Per migliorare la propria visibilità sul mercato italiano e internazionale, invece, Castilletti spiega che ItalyXP "non può prescindere dai motori di ricerca e dai social media che sul turismo rivestono un ruolo molto importante perché è uno di quegli ambiti che più si prestano alla condivisione con gli amici". Un altro filone è quello delle partnership "per legare il nostro brand ad altri soggetti che ovviamente si occupano di turismo e/o di Italia", un po' come fatto da Getyourguide, "che è decollata dopo aver stretto un accordo con Tripadvisor".
Sulle motivazioni che lo hanno spinto a dar vita al suo progetto, infine, Castilletti rivendica con orgoglio: "Ho deciso di fare qualcosa di mio anche perché mi dava molto fastidio il fatto di vedere il turismo italiano commercializzato sul web solo da operatori stranieri e non da noi. Non c'è nessun motivo al mondo affinché una attività di questo tipo non possa essere fatta in Italia".
E in effetti no, non c'è nessun motivo.

 

Secondo i dati dell'osservatorio eCommerce B2C di Netcomm e Politecnico di Milano il settore più importante del commercio elettronico italiano è il turismo che nel 2012 ha realizzato vendite pari al 43% del totale. I beneficiari di questo trend non sono però gli operatori italiani ma quelli stranieri che da tempo presidiano le 2 voci più importanti degli acquisti online: volo e albergo. Per gli imprenditori nostrani non tutto però è perduto perchè un terzo segmento di mercato sta emergendo con forza: il turismo esperienziale. In questo ambito all'estero sono già attivi grandi operatori come Viator e Getyourguide ma la penetrazione nei mercati diversi dal proprio risulta difficile perché gioca un ruolo fondamentale la conoscenza del territorio e dei suoi attori. Diverse startup italiane si sono già attivate per conquistare questa fetta di mercato. In rampa di lancio c'è Guide me right di Luca Sini mentre è già operativa ItalyXP fondata e guidata da Saverio Castilletti. Lo abbiamo sentito per conoscere meglio il suo progetto e le prospettive che questo nuovo settore può aprire per altri operatori italiani.

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