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Ancora un record di affluenza per le domeniche gratis al museo. Un successo dopo l'altro, dicono dal MiBACT, per questa iniziativa realizzata l'anno scorso insieme al nuovo piano tariffario per tutti gli altri 353 giorni dell'anno o giù di lì.


Va bene, ma ci sarà pure qualcosa che non va in queste domeniche gratis. Il dubbio è lecito, soprattutto quando dal ministero competente giungono toni così trionfali. E per risolvere il dubbio, ho cercato su Google, dove c'è tutto o quasi. "Problemi domenica gratis al museo", e poi al posto di problemi "polemica", "critica" e "contro".
Niente. Qualche polemica sul piano tariffario che esclude i disoccupati, qualche critico d'arte che Google non distingue dall'esercizio di critica, qualche problema in Trentino per la mancata adesione di musei locali. Ma nessun rilievo mosso contro la decisione di aprire gratuitamente i musei statali ogni prima domenica del mese.
Sui social network, qualche critica è stata espressa nei confronti dei cittadini che si mettono in coda in queste domeniche per risparmiare in alcuni casi davvero pochi euro che andrebbero a sostenere economicamente il nostro patrimonio artistico, ma per ora nessuno ha davvero fatto notare aspetti negativi di questa iniziativa.
Personalmente, spero che qualche voce contraria si levi presto. O taccia per sempre, si potrebbe aggiungere, specificando che sarebbe meglio non tirare fuori aspetti negativi e criticità solo se eventualmente Franceschini o un suo successore decidessero di annullare tutto e di tornare, ancora una volta, indietro.

Per la cronaca, domenica 1 marzo 2015 sono stati 321.720 i visitatori registrati nei musei statali, cifra a cui va aggiunta quella degli ingressi nei musei dei Comuni claudio pizzigalloche hanno aderito.

 

Claudio Pizzigallo - Marketingdelterritorio.info

Twitter @pizzi_chi

 

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