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"Ministro della Cultura e del Turismo in Italia? Wooow, you have the greatest job in the world". Barack Obama, che nella vita fa un mestiere sicuramente più difficile, è stato accolto al Colosseo da Dario Franceschini, a cui ha dichiarato di invidiare molto il lavoro.

 E che sarà mai mantenere templi e rovine, città imperiali e capolavori, ristrutturarli, affidarli in gestione a un ente o una fondazione, organizzare una campagna di marketing e far fruttare la ricchezza della bellezza ingrassando il PIL... "Se riusciamo a fare noi soldi con Ellis Island e Alcatraz, chissà quanta ricchezza potrebbe accumulare il Paese della grande bellezza? Com'è fortunato questo Franceschini" avrà pensato Obama, passeggiando nell'arena dei gladiatori, ascoltando i racconti di Barbara Nazzaro, architetto della Sopraintendenza della Capitale, su Commodo e Vespasiano, sui Flavi e l'ascensore delle belve. Non sa che la gestione dei beni culturali e del turismo è quanto di più vicino ci sia ad una guerriglia come quella in Afghanistan, e che per far andare bene le cose ci vorrebbe non tanto un politico quanto un vero gladiatore.

E a proposito di turismo, la visita di Obama ha dato il via all'ufficialità della presenza degli Stati Uniti a EXPO 2015: il padiglione racconterà la sicurezza alimentare e stili di vita sani dell'alimentazione a stelle e strisce, i cui prodotti dei cinquanta stati comporanno un grande granaio sulla facciata della struttura. Il Presidente è aggiornato sui lavori per l'Expo, come ha raccontato nell'intervista esclusiva di Massimo Gaggi sul Corriere della Sera: "A Milano so che stiamo lavorando alacremente con i nostri partner per mettere insieme uno straordinario padiglione americano che mostrerà le innovazioni promesse dagli Usa in varie aree, dalla sicurezza alimentare a una maggiore abitudine a mangiare cibi sani". Famiglia e amministrazione Obama sono molto impegnati per la riforma dello stile alimentare nell'America del junk food. Michelle Obama combatte con la campagna Move Up la guerra contro l'obesità e nell'orto della Casa Bianca, che Carlo Petrini ha visitato, coltiva veggies per un'alimentazione presidenziale ogm free. Secondo Obama, che per un momento si è dimenticato gli interessi dei grandi colossi dell'industria alimentare, l'obiettivo di Feeding the Planet deve essere combattere le diseguaglianze alimentari, e il presidente americano sottolinea che l'EXPO sulla nutrizione si terrà nel Paese simbolo di queste battaglie: "Il fatto che l'Expo si tenga proprio in Italia è un riflesso della forte leadership che l'Italia ha esercitato per molti anni nella lotta contro la fame e la malnutrizione. Trovo moralmente oltraggioso che nel 2014 ci siano ancora centinaia di milioni di persone nel mondo che soffrono l'ingiustizia di vivere senza abbastanza cibo per sfamarsi". Obama quindi ha promesso che sarà personalmente a Milano per l'esposizione universale, Pisapia ha già manifestato orgoglio e agitazione. Le inchieste sugli appalti di EXPO sono per il sindaco di Milano ciò che Pompei è per Franceschini. Renzi ha urlato "Yes we can"; dopotutto si tratta di organizzare un grande evento, ristrutturare un patrimonio dell'umanità, fare leva sulla bellezza. "E che sarà mai? non è mica come tenere a bada Putin e far approvare una riforma sanitaria" avrà pensato l'uomo con il mestiere più difficile al mondo, salendo sull'Air force One. Forse non sa quello che sta succedendo nella piccola Pompei e in altri mille siti culturali in Italia.

 

Bruno Caprioli

Direttore responsabile Marketingdelterritorio.info

Twitter @capriolibruno

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