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Un disegno di legge del Cremlino punta a eliminare l’obbligo di visto per i passeggeri in transito con voli internazionali, purché rimangano non più di tre giorni e ripartano con un vettore russo

 

A partire dal 2014, non sarà più necessario avere un visto per transitare da un aeroporto della Federazione Russa, purché il transito non duri più di 72 ore e purché siano rispettate le altre condizioni indicate dal disegno di legge approvato dalla Commissione attività legislative del governo russo.

Una novità normativa mirata a semplificare il regime dei visti, che attualmente costituisce un ostacolo allo sviluppo del turismo straniero in Russia. Dal 2014 dunque i passeggeri di transito delle compagnie aeree russe potranno restare senza visti in Russia per 72 ore: la legge approvata dal Cremlino sostanzialmente introduce per i passeggeri aerei internazionali lo stesso regime attualmente applicato ai passeggeri di navi e traghetti da crociera, consentendo – nelle intenzioni degli autori della legge – di aumentare il flusso di turisti verso la Federazione Russa e di caricare i velivoli dei vettori aerei russi, nonché di ridurre il costo dei biglietti aerei. La principale condizione per poter transitare senza visti, infatti, è che i passeggeri ripartano a bordo di compagnie aeree russe.

In una fase iniziale l’agevolazione sarà applicata agli aeroporti internazionali delle più importanti destinazioni russe: i tre aeroporti di Mosca, quello di San Pietroburgo e quello di Kazan, nelle tre principali mete del turismo russo. Successivamente si prevede di applicare il regime di transito senza visti anche per le stazioni aeree di Vladivostok, Habarovsk e Ulan-Ude: in totale dovrebbero essere 11 aeroporti nelle regioni più attraenti per i turisti.

Ma non tutti i Paesi potranno usufruire di questa novità: l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura sarà rivolta a tutti i Paesi dell’Unione Europea, agli Stati Uniti e al Canada, ma nella lista ancora in fase di definizione possono entrare anche Cina, Corea del Sud, Singapore, Giappone, Iran e Australia. Per godere del diritto di soggiorno temporaneo senza visti sarà quindi sufficiente presentare al confine il biglietto di transito per un volo di una compagnia aerea russa, il passaporto, un’assicurazione medica che copra la durata della permanenza in Russia e un contratto per la fornitura di servizi turistici (inclusi il soggiorno in albergo e le eventuali escursioni turistiche, nel caso in cui il turista intenda trattenersi nel Paese meno di 24 ore).

Grazie a questa iniziativa, la Russia potrà incrementare le presenze turistiche nel Paese, dove ogni anno si registrano più di 2 milioni di arrivi di turisti stranieri: un numero consistente, ma non sufficiente per un Paese grande come la Russia, se si considera che, ad esempio, ogni anno in Boemia si recano più di 6 milioni di turisti.

Il regime dei visti e l’elevato costo dei trasporti sono del resto tra i problemi che più ostacolano lo sviluppo del turismo straniero in Russia, mentre l’applicazione del disegno di legge potrà contribuire all’incremento del flusso di turisti stranieri in transito portandolo, solo negli aeroporti di Mosca, dal 20% al 30% all’anno, con un incremento del volume di utili per i servizi turistici che passerebbe secondo le previsioni da 13,1 miliardi di rubli (circa 303 milioni di euro) a 19,7 miliardi (456 milioni di euro), e con i ricavi per le strutture alberghiere che crescerebbero da 3,6 (86 milioni) a 5,4 miliardi di rubli (125 milioni di euro).

 

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