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Trasporto e turismo scolastico insieme valgono quasi 700 milioni di euro all'anno, ma la crisi economica porta enti locali e istituti scolastici a un risparmio che incide su qualità e sicurezza
Scuolabus, trasporti casa-scuola e soprattutto le gite: un segmento del turismo italiano forse poco noto ma di importanza economica e strategica notevole. Trasporto e turismo scolastico insieme valgono un giro d'affari annuo di 677 milioni di euro complessivi.
Partendo dall'importanza di questi numeri, una ricerca commissionata all'Isfort (Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti) da Anav (l'Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori, che rappresenta le aziende di bus), per la prima volta accende i riflettori su un segmento del turismo importante non solo per l'economia (circa 3.700 le aziende coinvolte) ma soprattutto per l'istruzione delle nuove generazioni, l'organizzazione di tempi di vita e di lavoro delle famiglie e la mobilità sostenibile nelle città.
Sono quasi 750.000 gli studenti che ogni giorno coprono il tragitto casa-scuola con bus dedicati, e quasi 3 milioni quelli che ogni anno partecipano a gite scolastiche e viaggi di istruzione di uno o più giorni. Un mercato potenzialmente molto più ampio che deve fare i conti con la crisi economica di enti locali e famiglie. Secondo uno studio dell'anno scorso prodotto dal Touring Club Italiano, nelle scuole medie il tasso di partecipazione alle gite delle classi è passato dal 52% dell'anno scolastico 2011-2012 al 35,1% del 2012-2013; per le scuole superiori, la percentuale delle classi in gita si assesta invece al 46,5%.
La ricerca dell'Anav, che verrà presentata giovedì 9 ottobre all'IBE di Rimini (fiera internazionale del turismo su autobus), mette in luce inoltre che l'autobus è il mezzo di trasporto su strada meno inquinante in termini di km/passeggero, oltre che il più sicuro (40 volte più dell'automobile) per caratteristiche produttive dei mezzi e professionalità degli autisti.
Secondo lo studio, la marcata tendenza al "risparmio" di enti locali e istituti scolastici mette a rischio gli standard del servizio, perché secondo la stima di Isfort 2 euro di risparmio al giorno per singolo passeggero possono azzerare i profitti dell'impresa e quindi deteriorare il livello di qualità e sicurezza del servizio.

 

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