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Stamattina incontro tra il ministro Franceschini e i dirigenti del MiBACT: l'obiettivo è uniformare l'attività dei soprintendenti dopo la riforma che ha superato l'aspetto economico "per arrivare a una più moderna visione della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale"


Franceschini ha incontrato questa mattina i dirigenti centrali e periferici del MiBACT per uniformare a livello nazionale le azioni dei soprintendenti. Il ministro di Cultura e Turismo punta a uniformare le azioni dei soprintendenti "all'indomani della più significativa rotazione di incarichi mai conosciuta dall'amministrazione dei beni culturali" come si legge in un comunicato ufficiale del ministero.
Nel corso dell'incontro con i dirigenti, Franceschini ha ricordato quanto i principi ispiratori della riforma del ministero, avviata in ottemperanza dei criteri di revisione della spesa e spending review, abbiano superato il semplice obiettivo di risparmio economico "per arrivare a una più moderna visione della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale".
In particolare, la riorganizzazione mira a migliorare i servizi per i cittadini, che dovranno poter ottenere risposte certe in tempi accettabili. A riguardo il ministro Franceschini ha annunciato l'emanazione di linee guida sulla tutela per uniformare l'azione in materia delle Soprintendenze sull'intero territorio nazionale e invitato i nuovi segretari regionali del Mibact a procedere celermente alla costituzione delle commissioni di riesame dei pareri delle soprintendenze, istituite nel 2014 con la legge Art Bonus e che consentiranno ai Comuni e alle amministrazioni pubbliche di poter rivedere alcune decisioni.
Franceschini ha rimarcato, si legge ancora nella nota ufficiale, "quanto la riforma miri a mobilitare le migliori energie disponibili per cogliere la sfida della piena integrazione tra cultura e turismo, elemento cruciale per la crescita civile, economica e sostenibile del Paese". Nel corso dell'incontro il titolare del MiBACT ha sottolineato l'importanza della formazione e della ricerca, prerequisiti fondamentali per un adeguato esercizio della tutela e della valorizzazione. In tal senso è stata rimarcata la necessità di legare le competenze e il lavoro di chi opera nelle soprintendenze con quelle dei professori universitari e degli istituti di ricerca per formare, sul campo, nuove professionalità sul modello dei cosiddetti "policlinici universitari".

Pietro Martinetti


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