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Sabato, su decisione del MiBACT, parte dalla città toscana il "viaggio nel tempo" del turismo slow, a bordo di un treno storico che attraversa il territorio senese e mostra le sue bellezze, i racconti di vita e il patrimonio culturale


L'Italia del turismo si muove lentamente, con mezzi di un'altra epoca, ma in questo caso è una buona notizia. Partirà (è proprio il caso di dirlo) sabato 11 aprile da Siena la presentazione degli itinerari storici con il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, l'amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Michele Mario Elia, e il presidente della Fondazione Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti.
La conferenza stampa di presentazione, a cui parteciperà anche il presidente della Provincia senese Fabrizio Nepi, si terrà significativamente a bordo di un treno storico, con carrozze degli anni '20, lungo il tracciato dell'antica ferrovia che partirà da Siena e attraverserà tutta la Val D'Orcia e parte delle Crete Senesi con i suoi meravigliosi paesaggi, facendo una sosta a Montalcino nella terra del Brunello, fino ad arrivare alla stazione di Monte Antico.
Per l'occasione, Franceschini presenterà alla stampa una piattaforma di nuove strategie per un turismo sostenibile, motore di crescita sociale, economica e culturale, con un progetto che vedrà il MiBACT insieme alla Fondazione delle Ferrovie dello Stato Italiane nella promozione e valorizzazione di una parte del patrimonio culturale per lo più sconosciuto al turismo di massa.
L'obiettivo prioritario del progetto ministeriale, spiegano dalla Provincia di Siena, è quello di valorizzare e promuovere, attraverso l'emozione concreta di un viaggio su binari d'altri tempi, l'affascinante scoperta di un territorio, con i suoi incantevoli borghi, parchi, castelli, itinerari inconsueti da raggiungere in treno, da percorrere poi a piedi o in bicicletta, con proposte culturali e artistiche di alto livello.
Nella presentazione di sabato Fabrizio Nepi illustrerà l'attività svolta dalla Provincia di Siena in questi anni in termini di politiche per il turismo, attività che ha favorito un modello di fruizione turistica della destinazione "Terre di Siena" basato in particolare su due principi: fare del turismo un'occasione di conoscenza e scambio di valori sociali e culturali per i residenti e per gli ospiti e il pieno rispetto del patrimonio ambientale, sociale e culturale.
"Siamo molto soddisfatti che il Mibact abbia scelto la nostra linea come 'sede' mobile di questo importante evento. La Provincia di Siena ha in questi anni lavorato molto ad una promozione integrata del brand 'Terre di Siena'. L'attività finora svolta è stata finalizzata essenzialmente a coordinare e qualificare l'offerta locale creando opportunità di esperienze culturali tese a far conoscere l'essenza della nostra identità, e proponendo in modo integrato tutte le eccellenze del nostro territorio" ha commentato il presidente della provincia senese, spiegando che "in quest'ottica l'offerta di turismo cosiddetto 'lento' e consapevole, che promuoviamo da molti anni attraverso molteplici progetti, ha visto protagonisti alla pari le città d'arte e i centri minori, il patrimonio storico-artistico, quello termale, il paesaggio e i prodotti agroalimentari di qualità".

Dagli inizi degli anni Novanta, spiegano ancora da Siena, vi furono alcuni tentativi di valorizzazione del tracciato ferroviario Siena-Asciano-Monte Antico-Buonconvento-Siena promossi dalla Provincia, ma l'attività si strutturò con un calendario annuale a partire dal 1996, dopo la chiusura del tratto Asciano-Monte Antico che, a causa dello scarso traffico e in un'ottica di razionalizzazione dei costi, venne chiusa nel 1994.
Il clamore che suscitò tale chiusura fece sì che un gruppo di ex-ferrovieri, riuniti nell'associazione Ferrovia Val d'Orcia (sezione nazionale dell'associazione Ferrovie Turistiche Italiane), insieme alla Provincia di Siena e a docenti e ricercatori di storia del territorio e delle comunicazioni dell'Università di Siena, che ne hanno curato il progetto scientifico, si organizzassero per salvare la linea dalla chiusura totale.
La linea, attraversando la zona delle Crete Senesi e la vallata del fiume Orcia ai piedi del Monte Amiata, si trova in un territorio di particolare valore ambientale e paesaggistico, dove tra l'altro si produce un vino molto pregiato, il famoso Brunello, e dove è stato istituito il Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d'Orcia, oggi riconosciuto anche dall'Unesco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Dal 1996, nel periodo che va da marzo a dicembre, con l'esclusione dei mesi di giugno luglio e agosto, funziona un servizio di treni a vapore, littorine e locomotori diesel d'epoca, la cui manutenzione è affidata a Trenitalia e all'associazione Italvapore. I treni portano i viaggiatori a visitare feste tradizionali, paesi, monumenti, sentieri di trekking, e ad assaggiare prodotti tipici, con un sensibile ritorno economico sulle strutture ricettive del territorio. I passeggeri sono accompagnati dagli ex ferrovieri, talvolta in divisa d'epoca, che raccontano storie di vita e aneddoti sulla ferrovia, oltre ad aiutare nella gestione e ideazione dei viaggi. Importante anche il servizio di uscite didattiche per le scuole e di servizi di prenotazione di viaggi per matrimoni, compleanni o eventi particolari. La linea è stata utilizzata anche come ambientazione per pubblicità e film nazionali e internazionali.
La via italiana al turismo ferroviario, che raccoglie fan da tutto il mondo, coniuga la conoscenza della ferrovia, del patrimonio culturale e ambientale e la possibilità di trovare i prodotti locali e il contatto con le persone. La Provincia di Siena, nonostante le profonde trasformazioni istituzionali in atto, ha garantito il Programma 2015, in collaborazione con Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, con un coinvolgimento dei Comuni interessati dal percorso della ferrovia e con un unico obiettivo: che il Treno Natura, per molti anni ancora, possa continuare il suo viaggio.

 

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Fonte foto: www.trenonatura.terresiena.it

 

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