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Nonostante le difficoltà causate da terremoti e incendi, il turismo in Cile continua a crescere: +100% i flussi internazionali dal 200. E Bachelet firma la lettera aperta di UNWTO e WTTC
Sono forse la sorpresa più bella di questi mondiali, grazie alla loro capacità di sopravvivere al "girone della morte" e anzi di "matar" gli ex campioni del mondo spagnoli. Secondo alcuni parte dello spirito guerriero mostrato dal Cile in questo inizio di Coppa del mondo è da attribuire all'incoraggiamento di Mario Sepúlveda e dei suoi colleghi, i 33 minatori che 4 anni fa rimasero intrappolati per oltre due mesi nella miniera di oro e rame di San José, e che sono i protagonisti di una pubblicità di incitamento alla Roja sudamericana impegnata in Brasile.
Ma una sfida ancor più difficile attende lo Stato andino nel turismo, gravemente danneggiato da diverse catastrofi più o meno naturali nei mesi scorsi, in particolare il terremoto del 1° aprile che ebbe come epicentro Iquique e che provocò 6 morti, e l'incendio scoppiato a Valparaiso (definita la "Berlino del Cile") che ha causato poche settimane dopo il sisma altri 11 morti e danni agli edifici.
Se a ciò si aggiunge il potere attrattivo del Brasile (che tra due anni ospiterà anche le Olimpiadi), segnala un report del Business Monitor International, si possono comprendere le difficoltà di far crescere i flussi verso il Cile nel futuro prossimo. Ciononostante, secondo le previsioni del BMI, per il 2014 la crescita dei flussi internazionali verso le località cilene sarà del 7%, mentre l'incremento dei flussi dal Cile verso l'estero sarà del 10,2%, grazie anche ai mondiali brasiliani e all'abolizione dell'obbligo di visto per i cileni che si recano negli Stati Uniti.
Nel 2013, il Cile ha avuto 3,6 milioni di arrivi internazionali, piazzandosi al terzo posto tra i Paesi del Sudamerica. Tra il 2000 e il 2013, il numero di turisti internazionali è cresciuto di oltre il 100%, mentre la spesa turistica straniera è cresciuta del 180%, da 819 milioni a 2 miliardi di dollari.
E a dimostrazione dell'impegno cileno nel settore turistico, che vale 280.000 posti di lavoro (su una popolazione di 17 milioni), il 3,5% di tutte le esportazioni e il 25% delle esportazioni nei servizi, la presidentessa del Cile Michelle Bachelet ha sottoscritto la Lettera Aperta sul Turismo che l'UNWTO e il World Travel and Tourism Council hanno inviato ai capi di Stato e di governo di tutto il mondo ormai più di un anno fa. Un riconoscimento da parte delle istituzioni cilene dell'importanza sociale ed economica del turismo, sottolineata da UNWTO e WTTC, come dimostra anche la dichiarazione di Luis Felipe Céspedes, ministro dell'Economia cileno: "Questo governo intende promuovere il turismo come pilastro strategico non solo perché rappresenta il 3,48% del nostro Pil, ma anche perché è essenziale nella costruzione di un'identità nazionale e territoriale". E il presidente del WTTC, David Scowsill, ha invitato "i settori pubblico e privato a collaborare per creare posti di lavoro e guidare la crescita economica".

 

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