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Parte il progetto sulle terme romane d'Europa, una rete di collaborazione tra strutture per intercettare visitatori e turisti da tutto il mondo tra benessere, modernità e storia


Itinerari che mescolano benessere, cura e turismo culturale; alti standard di qualità, modernità ed efficienza nei servizi; la riscoperta della sapienza degli antichi romani. Sono i tre punti di forza del progetto europeo "Le Terme romane d'Europa", avviato ufficialmente oggi a Roma presso la sede di Federterme: l'iniziativa punta alla valorizzazione di terme e spa di origine romana mediante la creazione di una rete sistematica di collaborazione tra le varie strutture.
Secondo un recente studio, il settore termale è destinato a crescere in tutto il mondo del 9,9% all'anno nel prossimo quinquennio. L'Italia, in tal senso, può contare su 380 aziende classificate come aziende termali, e su 28.000 posti letto in 3.700 strutture suddivise in 170 Comuni. Tuttavia, nel comparto termale italiano è proseguita anche nel 2013 la fase recessiva iniziata negli ultimi anni, sebbene a livello mondiale il cosiddetto turismo del "benessere" abbia un valore stimato di circa 439 miliardi di dollari.
Il progetto sulle terme romane d'Europa – promosso da ESPA (Associazione Europea del Termalismo), dal tour operator FIT Reisen e da EuropeSpa (organizzazione che certifica la qualità delle strutture termali) - coinvolge attualmente 10 centri termali europei (per l'Italia le Terme di Chianciano e Punta Marina a Ravenna) ma i promotori puntano ad almeno a 30 adesioni da qui a giugno 2015. L'iniziativa è cofinanziata per l'80% da fondi europei per un ammontare di 200.000 euro e ha come obiettivo di incrementare non solo il flusso europeo di turisti, ma di intercettare anche quello extraeuropeo.

 

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